Genoa in campo per tornare a crederci, Toro per non fermarsi dopo la vittoria esaltante in finale di Coppa Italia contro il Milan, fermato proprio nell’ultimo turno e altra pretendente nella lotta per un posto alle fasi finali. Presenti sugli spalti Vincenzo Torrente e Francesco Bega. Gli ospiti iniziano il riscaldamento con largo anticipo, alla presenza di qualche sciarpa granata nei dintorni del campo.

LA FORMAZIONE DEL GENOA – Bulgarelli, Tazzer, Seno, Altare, Oprut; Candela, Sibilia, Bruzzo; Salcedo, Zanimacchia, Gibilterra. Da segnalare Micovschi squalificato per un turno, Rollandi ha patito invece invece un infortunio alla spalla. Sugli spalti i ragazzi non convocati fra cui Karic, ancora alle prese con la frattura di un dito del piede.

Un Genoa poco frizzante e preciso sotto porta paga a carissimo prezzo una rete dopo 40” di gioco, firmata dal numero 8 granata Adopo, rete a cui è seguito il capolavoro di De Angelis, che fredda un impotente Bulgarelli dalla lunga distanza. Troppo spazio concesso ai granata, liberi di fraseggiare in un centrocampo a due uomini da cui raramente il Grifone riesce ad uscire vincitore. Ci prova sulle corsie laterali, ma deviazioni, colpi di coda e salvataggi provvidenziali di Zanellati lasciano il punteggio sullo 0-2 in un primo tempo caratterizzato da raggi di sole e scrosci di pioggia. Nella ripresa rossoblù ci provano, ma la musica non cambia e il Toro trova persino la rete del K.O. tecnico e morale: Butic insacca e segna l’ennesima rete di un campionato decisamente brillante per Coppitelli e i suoi ragazzi.

Zanellati è grandioso nel salvare i tentativi ravvicinati di Piccardo e Zito, poco prima che Romairone metta a segno il gol della bandiera sugli sviluppi del corner successivo. I tre giocatori subentrati provano a cambiare la partita, lo fanno soprattutto con una spettacolare rovesciata di Romairone, che ha dimostrato di avere il fuoco addosso nei pochi minuti concessi nel corso della ripresa. Niente da fare, finisce 1-3 e la matematica ora rischia di condannare: la prima classe è sempre in fondo al treno, ma il discorso cambia quando si parla di numeri e c’è in gioco la classifica. L’Atalanta, nelle sfide contro i Grifoncini in campionato, ha dimostrato come siano le combinazioni a fare la differenza in Primavera. Non c’è Barrow che tenga, se gira la squadra si aggirano anche gli avversari. Il Torino, dall’altra parte della barricata, si conferma mina vagante grazie anche a una difesa granitica, orfana della stella classe 1999 Buongiorno ma non per questo meno stabili con la coppia formata da Ferigra e Capone.

CARLO SABATINI – Questo il commento del tecnico: “Il Torino è una squadra molto più solida di noi e molto più concreta, ma dire che hanno sempre avuto in mano la partita non mi trova d’accordo: noi paghiamo ancora una volta la mancanza di un attaccante centrale e finalizziamo poco, ci manca anche la determinazione per chiudere quelle azioni ben congegniate e ben fatte”. 

Su Romairone e sulle prossime sfide, ecco il commento di Sabatini: “Parliamo di un ragazzo molto volitivo, che si dà sempre da fare ed è molto attento. Gioca sulla rapidità ma di sicuro ha dato un’aria più propositiva all’attacco e ha dimostrato più presenza in area di rigore. Un monito per Hellas e Roma? Sicuramente non continuare a perdere, anzi bisogna tornare alla vittoria perché non sarebbe giusto verso la società e macchierebbe un campionato finora ancora positivo. Vogliamo chiudere al meglio un campionato in cui eravamo partiti per salvarci, in cui siamo riusciti a dare l’impressione di poter raggiungere qualcosa in più ma il campo dice che ci è mancato qualcosa.”

DI SEGUITO IL VIDEO CON LE PAROLE DI CARLO SABATINI

Francesco Bega commenta così la sconfitta dei ragazzi di mister Sabatini: “Ho visto una partita forse approcciata male, il Genoa non sentiva la vittoria nelle corde. Nel secondo tempo ha avuto momenti buoni ed occasioni, ma il Torino onestamente si è meritato questa vittoria.”

LE PRIME FOTOGRAFIE DELLA PARTITA: GENOA 1-3 TORINO