Un disastro, inutile definirlo diversamente. Impossibile, viste le cifre astronomiche versate nelle casse dello Sporting Braga in estate e osservando il ranking Primavera aggiornato all’estate del 2017. A fare la differenza, come dimostrato su gran parte dei campi italiani dalla capolista Atalanta – nell’ultima giornata vincenti anche senza Barrow, Bolis, Kulusevski e Del Prato, convocati da Gasperini per la sfida contro la Lazio – restano più le combinazioni di gioco e l’affiatamento che gli interpreti scesi in campo. Ne sono una prova, probabilmente, anche le parole di Bonacina, convinto del fatto che nessuno dei suoi ragazzi “abbia dato il 100% per questa squadra”. Non contano quindi i nomi, nemmeno se ti chiami Di Gennaro e all’età di 29 anni regali un punto nella sfida contro la Juventus, non bastano nemmeno gli oltre 25 milioni sborsati in estate per assicurarsi Bruno Jordão e Pedro Neto, impiegati con il contagocce e mai decisivi, incisivi. Niente di nuovo o di cui stupirsi: le sette fatiche di André Silva nel primo anno in Italia insegnano. Non bastano nemmeno i tentativi di Simone Inzaghi, coraggioso nel dar fiducia a capitan Miceli nei gironi di Europa League, così come l’arrivo del classe 2000 Progon Maloku dal Bayern Monaco il 31 Gennaio scorso.

Dopo un inizio di campionato sconcertante, le 6 sconfitte nelle prime 6 partite del 2018 hanno gettato la Lazio Primavera in un baratro da cui non sono mai riusciti a mettere fuori la testa. Come se non bastasse, gli aquilotti biancocelesti potrebbero ritrovarsi a giocare la UEFA Youth League qualora la prima squadra dovesse qualificarsi per la prossima edizione di Champions. Se anche il Napoli fatica in coda alla classifica e la Sampdoria è riuscita a risalire la china solamente negli ultimi 2 mesi di campionato, a vincere il Premio Oscar come migliore attore a non aver recitato un ruolo da protagonista è senza dubbio la prima squadra della capitale, ultima in un campionato che dovrà riconquistarsi anche sul campo. Per riconquistare quell’aura di prima della classe svanita in una stagione tanto esaltante per la prima squadra quanto scoraggiante per i ragazzi di Bonatti, secondo allenatore ad aver assaporato il gusto amaro dell’esonero nel campionato Primavera 2017/18. “Ma s’io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto” forse avrà pensato Claudio Lotito in un 5 Maggio particolarmente amaro e sconfortante.

L’AQUILA È TORNATA – Se i ragazzi non possono gioire, la rinascita della squadra femminile biancoceleste potrebbe servire come esempio: le ragazze della S.S. Lazio Calcio Femminile, dopo aver alzato la Coppa Italia di Serie C, hanno infatti conquistato la promozione in Serie B grazie a un primo posto in una stagione particolarmente esaltante.