PREPARTITA – Importante andare oltre alla matematica, ben consapevoli di quanto la sconfitta contro la Salernitana abbia complicato un percorso già di per sé tortuoso alla ricerca della salvezza.

Anche il Frosinone ha come incentivo la vittoria, attratto dalla flebile possibilità di poter festeggiare la promozione con una giornata di anticipo in caso di vittoria al Comunale e un grappolo di risultati utili dal Tardini e dal Renzo Barbera. Insomma, una giornata da trasformare “Barbera e Champagne”, quello che a fine campionato i tifosi dell’Entella sperano di bere per festeggiare, non per dimenticare. Presenti in tribuna, oltre al presidente del Frosinone Benito Stirpe, così come gli indisponibili o infortunati Ciofani, Soddimo, Crivello e Maiello, anche il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero. Presenti fra gli altri Paolo Barbero, Ivan Juric, Elio Signorelli.

LA GRINTA NON BASTA – Una rete allo scadere del primo tempo fa cadere nello sconforto la Virtus. Eppure la respinta di Paroni, decisivo qualche minuto prima su un calcio di rigore battuto da Dionisi, aveva illuso e caricato un Comunale ricolmo, coloratosi anche di gialloblù grazie ai 700 sostenitori arrivati da Frosinone. Sarà lo stesso Dionisi, lanciato in profondità e rapido a superare in velocità Pellizzer, a far crollare la casa di carta e le barricate biancocelesti. Non bastano le sfuriate di Icardi e i tentativi di La Mantia, nemmeno l’ingresso di Petrovic risolve una partita che per Moreno Longo significa promozione ormai ad un passo. Gennaro Volpe lo aveva previsto: “Contro il Frosinone non conterà solamente il modulo messo in campo”. A proposito di numeri, il tridente formato da Nizzetto, La Mantia e De Luca verrà ben presto ridimensionato dall’infortunio subìto proprio dal numero 7 dell’Entella. Per conquistarsi un posto nei playout, roulette russa a cui bisogna aggrapparsi con i denti, non basteranno pareggi né calcoli preventivi: al Piola di Novara, venerdì sera, l’imperativo categorico saranno i tre punti.

I RISULTATI DI GIORNATA – La Ternana retrocede dopo la 4ª sconfitta consecutiva, tradita da una Pro Vercelli che vede spegnersi le ultime speranze di salvezza in seguito al pareggio ottenuto dal Novara in casa del Perugia. Proprio gli umbri, pur essendosi complicati la vita nelle ultime giornate, mettono un cassaforte “questo benedetto punto” e si conquistano un posto ai playoff escludendo così un Foggia vittorioso anche contro la Salernitana. L’Ascoli Picchio di Serse Cosmi ruggisce e mette nel mirino l’Avellino, la Cremonese (tornata alla vittoria dopo 18 partite) mette in cassaforte la salvezza con un clamoroso 5-1 sul Venezia di Simone Inzaghi, irriconoscibile.

BRESCIA 0-2 EMPOLI, CREMONESE 5-1 VENEZIA, PARMA 1-0 BARI, CARPI 1-1 CITTADELLA, FOGGIA 1-0 SALERNITANA, PERUGIA 1-1 NOVARA, PESCARA 0-1 ASCOLI, PALERMO 0-0 CESENA, PRO VERCELLI 2-1 TERNANA