Parola anche a Walter Mazzarri, presentatosi in conferenza stampa al termine della sfida vinta dal suo Torino contro il Genoa del collega Ballardini.

“Ci siamo complicati la vita, siamo stati bravi in fase difensiva ma meno quando avevamo la palla. Alcune giocate ben preparate le abbiamo fatte solamente a tratti, ma il Genoa è partito con un pressing molto forte e viaggiava a due velocità di distanza rispetto a noi. Questo è simile al Torino che avrei voluto io, forse mi sarebbe piaciuto vederlo prima. I nostri avversari arrivavano da una striscia molto positiva e sono già salvi da tempo. Sugli arbitri dico che vorrei non si facessero condizionare, mi sono arrabbiato perché anche nell’ultima di campionato bisogna che stiano attenti a queste cose”.

“Abbiamo giocatori di qualità, penso che se tutti dovessero tornare con la mentalità di oggi potremo far molto meglio di questa stagione. Questa dovrà essere la base di partenza per poter fare una grande stagione, una stagione da Toro. Il Benevento nel girone di ritorno sarebbe salvo mentre prima dava punti a tutti, la seconda parte del campionato è da sempre più complicata rispetto a quella di andata. E non lo dico per tirare acqua al mio mulino. Abbiamo fatto bene ma non abbastanza. Ho dato indicazioni alla società anche in vista del mondiale, su queste base ho dato dettami chiari e precisi ma non posso comunicarveli: il mercato porta variabili, rifiuti, giocatori che vanno e che vengono, ma la società sa cosa voglia fare. Vi ho dato l’indicazione dei tre attaccanti, i miei sistemi che porto avanti da tempo li conoscete e vorrei provare a farli anche contro il Torino”. 

“Non ritengo sia stata una stagione flop, oggi abbiamo chiuso a quota 54 punti e alla fine ci sono solo 2-3 squadre davanti a noi fra quelle definibili come nella nostra fascia. Penso che potremo tornare a fare qualcosa di importante ma ci serve tempo per lavorare: le sei squadre che ci stanno davanti hanno situazioni anche economiche davvero importanti. Chi è arrivato in Europa ci è arrivato con costanza, pazienza e programmazione”.