Parola a Mattia Perin, che ha incontrato il piccolo “Tommy” a poche ore dalla richiesta lanciata via social: aiutare a trovarlo, per ringraziarlo di aver disegnato ed esposto uno striscione con scritto “ti prego Mattia non te ne andare” durante la partita contro il Torino di domenica scorsa.

Queste le dichiarazioni del capitano rossoblù a margine della serata conclusiva per la stagione 2017/18 del Genoa“Domenica l’ho visto con la mia maglia al contrario, avrei voluto regalargli qualcosa già domenica ma non avevo più nulla addosso se non una calzamaglia. Ieri l’ufficio stampa mi ha girato la foto che un sito aveva pubblicato, ci ho pensato molto e questa sera alla cena ho pensato di fargli un regalo. Il mio sogno era sempre stato quello di diventare idolo, leader di questa squadra e domenica ho capito ancor di più di avercela fatta: io sono entrato nei cuori dei tifosi e il Genoa è entrato nel mio. C’è stato un percorso di crescita importante qui a Genova, sono cresciuto.”

“Vorrei mettermi alla prova, uscire dalla zona di comfort che mi sono meritato e che mi hanno aiutato a meritarmi qui: ora vorrei capire fin dove possa arrivare a spingermi. Donnarumma ha 19 anni e gli va lasciata la possibilità di sbagliare così come abbiamo fatto tutti. Quando Gigi lascerà la Nazionale noi tutti punteremo alla prima maglia da portiere, sarà competitivo per tutti. Non mi sento di essere il vice-Buffon ma sto lavorando per cercare di esserlo. La sua carriera sarà irripetibile per tutti. Con Criscito mi sentivo spesso via WhatsApp anche quando giocava in Russia, merita la Nazionale e di essere spesso e non sempre convocato in maglia azzurra”.

“Le prime richieste per rinnovare il contratto sono arrivate ad inizio stagione, ho sempre detto al Presidente che non sarei mai andato via a costo zero, mai e poi mai, non mi sarebbe mai passato per la testa. Devo tanto al Genoa, all’ambiente e a Preziosi: non sarei mai andato via da ladro. Mi piace ricordarmi anche i gol subìti, a cui ripenso per tutta la settimana e che mi aiutano a crescere. Il gol di Antonelli sotto il diluvio, quello di Pavoletti contro il Sassuolo, una rimonta clamorosa contro il Torino, potrei ribadirvele tutte ad una ad una. Non mi sono mai pensato con la maglia della Juve perché adesso c’è la Nazionale, poi vedremo che succederà. Ci sono stati alcuni interessamenti da squadre estere ma la mia priorità resta giocare in Italia”. 

DI SEGUITO RIPORTIAMO L’AUDIO CON LE PAROLE DI MATTIA PERIN 

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