Un’amichevole tra squadre in ricostruzione quella che andava in scena questa sera all’Allianz Stadium, casa della Juventus. Come da pronostico, in campo dall’inizio Perin e Criscito, che verrà tuttavia espulso al 69′ per quello che l’arbitro russo Vladislav Bezborodov considera fallo da ultimo uomo. Forse in russo, come spiegherà nel post gara, il difensore rossoblu Mimmo Criscito avrebbe provato a fargli capire che forse poteva dargli solamente un cartellino giallo visto che si trattava di una gara amichevole e che nel fallo c’era tutto tranne che cattiveria. Espulsione a parte, l’Italia di capitan Insigne (Balotelli resterà in panchina, ndr) conduce un buon primo tempo e si vede annullare giustamente un gol a Belotti per fuorigioco al minuto. Ma la Nazionale cresce nel gioco e nell’intensità nel corso della seconda frazione, quando Mancini getta Zaza nella mischia. Sarà proprio lui, sotto gli occhi di quell’Antonio Conte che lo ha lanciato nella Nazionale maggiore, ad aprire le marcature, servito da Chiesa: il centravanti rivelazione del Valencia vince di prepotenza un duello individuale con Van Dijk e batte il portiere avversario Cillessen.

Poi, in quello che si caratterizzava come il 21° scontro diretto della storia fra Italia e Olanda, succede che gli Azzurri rimangono in dieci, Perin riesce a salvare un paio di volte il risultato su Depay e Berghius ma alla fine, quando mancano due minuti al novantesimo, nulla può sul gol di Akè. Storicamente, da quello che fu il primo Italia-Olanda della storia (si disputò a Genova il 13 maggio 1920 e finì 1-1 come stasera), la Nazionale azzurra non ha mai perso contro gli Orange quando giocava su un campo di casa. Per il neo commissario tecnico Mancini un bilancio delle prime tre gare in equilibrio con tutte e tre le tipologie di risultato maturate: una vittoria sull’Arabia Saudita, una sconfitta con la Francia e un pareggio contro l’Olanda. Il tutto con 4 gol fatti, 5 subiti.