Un alone di mistero ed apprensione ha avvolto le ore precedenti alla partita fra la Celeste e l’Arabia Saudita di Juan Antonio Pizzi, che ha avuto un problema tecnico nel corso del volo in direzione dell’aeroporto di Rostov-on-Don. Fortunatamente, come confermato dalla stessa federcalcio saudita, si è trattato solamente di un “problema tecnico ad un motore dell’aeroplano” che ha portato a destinazione la nazionale biancoverde.

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Dall’altra parte della barricata, il peggiore in campo nella gara di apertura contro l’Egitto, ovvero Luis Suarez, si prepara a festeggiare la presenza numero 100 con la maglia dell’Uruguay. I tifosi della Celeste lo sanno e alcuni lo accolgono persino con maschere  che ritraggono la faccia del Pistolero. Presente sugli spalti, ancora una volta, l’immancabile imitatore del personaggio Dobby, particolarmente apprezzato dai seguaci della saga Harry Potter.

LA PARTITA – Reduce dal travagliato viaggio verso Rostov e dal fragoroso 5-0 per mano della Russia nella gara d’esordio al Mondiale, a scendere in campo è un’Arabia Saudita sveglia e attenta, poco precisa sotto porta ma capace di rendere sterile la manovra uruguagia per gran parte della partita. I pericoli arrivano, proprio come per l’Egitto di Cuper, sugli sviluppi di calci piazzati: al 23′ e proprio Suarez a farsi perdonare i troppi errori nella gara d’apertura muovendosi indisturbato in area di rigore e raccogliendo con facilità disarmante il traversone di Sanchez, deviato dal solito Gimenez. Dopo aver segnato nel 2010 e nel 2014, arriva anche il primo sigillo a Russia 2018: del resto non c’è il due senza il tre.

L’Arabia Saudita non demorde, i suoi attaccanti attendono troppo prima di provare a calciare in porta ed è quindi Hattan Bahbir ad impegnare Muslera in due occasioni. Prima tira da fuori, poi raccoglie uno spiovente sul secondo palo ma calcia a lato di qualche metro. Al-Jassam avrebbe sui piedi una grande occasione dal limite, ma si fa recuperare e chiede il cambio per un problema muscolare accusato proprio nella goffa caduta in seguito al mancato impatto col pallone. Sanchez, che aveva calciato il corner propizio all’1-0 uruguagio, fallisce di testa un’occasione d’oro sganciata da Edinson Cavani, ancora una volta in versione assistman.

Il Matador proverà a mettere il proprio sigillo a pochi passi dal recupero e dal portiere Al-Owais, trovando però una pronta risposta dal portiere avversario al tiro centrale scoccato senza troppa precisione né angolazione. All’Uruguay non serve la “manita”, gli uomini di Oscar Tabarez (fiero nel dare indicazioni con l’immancabile stampella nella mano destra) vincono di misura e con fatica anche la seconda gara del girone ma fanno sorridere tutta la Russia per una qualificazione ormai matematica: i padroni di casa, insieme proprio all’Uruguay, avranno un posto agli Ottavi di Finale.

GENOA INSIDE – Mezzo’ora anche per il rossoblu Diego Laxalt sulla fascia sinistra e per l’ormai ex blucerchiato Lucas Torreira al centro del campo. L’esterno sinistro del Genoa ha sui piedi la palla del possibile 2-0 proprio qualche secondo dopo l’ingresso in campo, ma lo spiovente di Sanchez è troppo potente e non viene convertito in rete. Sarà poi lo stesso Laxalt a servire un passante teso a Luis Suarez, che fallisce il tiro al volo e ringrazia il compagno per la buona chiamata. Diego è l’ottavo debuttante per la Celeste in un Mondiale: prima di lui Vecino, Torreira, de Arrascaeta, Nandez, Varela, Sanchez e lo juventino Bentancur.


IL TABELLINO 

ARABIA SAUDITA (4-2-3-1) Al-Owais, Hawsawi, Al-Bulayhi, Al-Burayk, Al-Shahrani, Al-Faraj, Bahbir (Kanno 75′), Ateef, Al-Jassam (Al Moquawi 44′), Al-Dawsari, Al-Muwallad (Al Sahlawi 79′). A disposizione: Al Mayouf, Al Mosailem; Al Harbi, Omar Hawsawi, Al Shehri, Al Sahlawi, Al Khaibri, Kanno, Al Khaibari, Al Moqahwi, Assiri, Hawsawi. Allenatore: Juan Antonio Pizzi;

URUGUAY (4-4-2)  Muslera, Varela, Godin, Gimenez, Caceres, Sanchez (Nandez 82), Bentancur, Vecino (Torreira 59′), Rodriguez (Laxalt 59′), Suarez, Cavani. A disposizione: M. Silva, Campaña; Coates, Maxi Pereira, Gastón Silva, Laxalt, De Arrascaeta, Torreira, Urretaviscaya, Nández, Maxi Gómez, Stuani. Allenatore: Oscar Tabarez;

RETI: Suarez 23′

AMMONITI: nessuno

ESPULSI: nessuno

ARBITRO: Clement Turpin (Francia)


LA CLASSIFICA DEL GIRONE 

  1. Russia 6 [8:1]
  2. Uruguay 6 [2:0]
  3. Egitto 0 [1:4]
  4. Arabia Saudita 0 [0:6]

GLI HIGHLIGHTS