LA PARTITA – Il vento è favorevole alla Serbia in un primo tempo deciso e indirizzato dal colpo di testa di Aleksandar Mitrovic dopo soli 3′ di gioco. L’attaccante del Fulham era già andato vicino a siglare l’1-0 qualche secondo prima, la Svizzera riesce invece a rispondere ma non trova la rete né con Dzemaili né tantomeno con bomber Seferovic, respinto al mittente da Sommer e sostituito da Vladimir Petkovic nell’intervallo. Prima del duplice fischio dei direttore di gara Brych, arrivano altre due occasioni per la Serbia ed un cartellino a testa per Milnkovic-Savic e Nemanja Matic. 

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GRANIT – Al 51′ e al 70′ è ancora Mitrovic a spaventare Sommer sull’asse caldissimo con il compatriota Tadic. La Serbia protesta anche per un rigore non concesso su un doppio intervento di Lichtsteiner e Schar, episodio non controllato dal direttore di gara al monitor. Nel mezzo Xherdan Shaqiri ha sui piedi il pallone del pareggio, deviato dalla difesa ed insaccato con un colpo granitico dal numero 10 Xhaka, formatosi calcisticamente in Germania e maturato in Inghilterra con la maglia dell’Arsenal. Originario del Kosovo, terra lasciata dal padre negli anni ’60, il centrocampista si renderà protagonista di un gesto che ricorda l’aquila nera a due teste dell’Albania, patria dei genitori e del fratello Taulant. Dalle stelle alle stalle in meno di 30′, ora la Svizzera multietnica sembra avere in mano la partita e i commentatori elvetici sembrano aver perso le staffe per una rete che riporta in corsa la nazionale di Petkovic.

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Nel 2010 circa il 10% dei kosovari abitava in Svizzera, circa 200mila persone erano emigrate per cercare lavoro o trovare pace, per far crescere figli e mogli in seguito ad un accordo bilaterale firmato nel 1965 tra Berna e Belgrado. Nel 1992 ad arrivare nel paese fu anche la famiglia Shaqiri, che proprio in Svizzera ha trovato la fortuna ma sta faticando ad imporsi in Premier League, complice una stagione tragica con la maglia dello Stoke City. Con quella biancorossa della Nazionale per Xherdan è tutta un’altra musica: l’orologio sta battendo l’ultimo minuto regolamentare quando la Svizzera recupera un pallone in area di rigore e Zuber rilancia proprio verso Shaq, che fredda Stojkovic e porta in vantaggio la squadra di Petkovic, già arrivata a un passo dalla rete prima con il velocista Embolo e poco dopo con Gavrancic (entrato al posto di Seferovic al 45′). E la maglia? Shaqiri riuscirà a togliersela, per lanciarsi in un’esultanza “alla Balotelli” in versione Euro 2012. L’urlo della stella cresciuta nel Basilea al fischio finale, in un’Arena Baltika divisa a metà, ha il sapore di vendetta emotiva. Piatto che va servito con freddezza.

OBLAST – Nell’exclave russa di Kaliningrad, città a lungo contesa fra Russia e Germania, patria di Immanuel Kant e capitale del regno di Prussia, a gelare la corazzata serba dando il via alla rivoluzione sono stati due svizzeri-kosovari. In una partita senza mezze misure, divisasi fra il vantaggio serbo del primo tempo e la rinascita elvetica nella ripresa, l’imperativo categorico per la prossima giornata sarà solamente uno: vincere. E non importa se l’avversario è il Brasile.


IL TABELLINO 

SERBIA (4-2-3-1): Stojkovic; Ivanovic, Milenkovic, Tosic, Kolarov; Matic, Milivojevic (Radonic 80’); Tadic, Milinkovic-Savic, Kostic (Ljajic 65’); Mitrovic. A disposizione: Rukavina, Spajic, Zivkovic, Prijovic, Rajkovic, Veljkovic, Rodic, Grujic, Radonjic, Jovic, Ljajic, Dmitrovic. Allenatore: Mladen Krstajic;

SVIZZERA (4-2-3-1): Sommer; Lichtsteiner, Schar, Akanji, Ricardo Rodriguez; Behrami, Xhaka; Shaqiri, Dzemaili (Embolo 71’), Zuber (Drmic 90′); Seferovic (Gavranovic 46’). A disposizione: Moubandje, Elvedi, Lang, Embolo, Freuler, Mvogo, Gelson Fernandes, Zakaria, Gavranovic, Drmic, Djourou, Bürki. Allenatore: Vladimir Petkovic;

AMMONIZIONI: Milivojevic (SRB), Matic (SRB), Milinkovic-Savic (SRB), Mitrovic (SRB), Shaqiri (SVI)

ESPULSIONI: nessuna

RETI: 5′ Mitrovic, 52′ Xhaka, 90′ Shaqiri

ARBITRO: Felix Brych (Germania)


LA CLASSIFICA DEL GIRONE 

  1. Brasile 4 [3:1]
  2. Svizzera 4 [3:2]
  3. Serbia 3 [2:2]
  4. Costa Rica 0 [0:3]

GLI HIGHLIGHTS