Ballardini e il Genoa non hanno sonato la quinta. Il Grifone era pronto ad accordarsi meglio dopo 4 amichevoli e 16 giorni di lavoro al fine di andare avanti nel suo programma. Invece ha dovuto giocare con il Cuneo, squadra di serie C, un avversario stonato non per colpa dei giocatori ma per le vicende societarie sofferte durante il mese di luglio.

Iscrizione sul filo di lana il 20 luglio scorso, nomina dell’allenatore Scazzola con un passato da giocatore genoano con Bagnoli negli anni 90/91 e un replay nel 1996 con Perotti in panchina. Giorno 23 luglio, lunedì scorso, primo allenamento; giorno 24 luglio partenza per Chienes in Val Pusteria, secondo allenamento e ieri gara con il Genoa.

Il Cuneo Calcio ha presentato una distinta con 30 calciatori di cui quattro nella rosa dello scorso campionato e 24 in prova , tra cui Fabiano Santacroce, un passato in serie A e compagno in Under 21 di Criscito. Tutto confermato nell’intervista del tecnico Scazzola ai nostri microfoni.

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Contro il Cuneo  non poteva essere – e non è stata – una partita vera e per questo motivo è difficile capire quanto è cresciuto il Genoa rispetto alle altre amichevoli. Ballardini avrebbe voluto giocare con una squadra di maggiore spessore non solo tecnico ma anche fisico per aggiungere benzina nelle gambe, registrare al meglio il motore tattico e fare le ultime valutazioni prima di Bardonecchia sulla rosa a disposizione.

Di positivo nel primo e nel secondo tempo che i calciatori Genoa hanno messo in atto gli automatismi tattici provati durante gli allenamenti in fase difensiva e offensiva. Anche contro i piemontesi la conferma delle buone cose viste nelle altre amichevoli: Radu pregevole anche nelle uscite fuori dall’area con i tempi giusti a fare lo stopper aggiunto con la squadra troppo sbilanciata per eccesso di confidenza. La solita difesa a tre Biraschi, Spolli, Zukanovic, e le corsie laterali con Lazovic a sinistra e Lakicevic a destra.

Con Pandev in panchina dopo un solo allenamento, ieri pomeriggio nel tridente Medeiros e Piatek hanno fatto vedere buone giocate, con il polacco sempre goleador ma più imballato rispetto alle precedenti uscite considerati i carichi di lavoro. Medeiros e Piatek con una buona preparazione daranno soddisfazioni anche in campionato.

Il terzo del tridente, Kouamè, apparso scioltonella corsa e nel tentare il dribbling, dovrà affinare la postura sui lanci lunghi dei compagni e coprire il pallone dall’attacco degli avversari: con la scuola dello staff del Balla crescerà bene.

Contro il Cuneo ci si aspettava l’esperimento Piatek-Lapadula. Ballardini non lo vedrà. Chissà se ci potrebbe stare il polacco prima punta e Lapa a girargli intorno?
Operazione fatta contro quelli della provincia granda tra Spinelli sempre meno spaesato e Lapadula, che non si sono pestati i piedi al centro dell’area.

Da rivedere come sempre il centrocampo, questa volta anche per la mancanza di opposizione degli avversari. Un Genoa compassato nel cuore del gioco con quelli schierati – per caratteristiche diverse dei play – poco portati e propensi a cambiare il gioco, aprirlo e chiuderlo con geometrie nelle due fasi di gioco. Problemi che non sappiamo se risolverà Rolon, l’ultimo acquisto viste le referenze spagnole.

Nel calcio è sempre meglio essere Didimo San Tommaso e darci di naso dopo almeno qualche gara. La prova evidente è Immobile: dopo la stagione genoana la vita da emigrante in Germania e Spagna nella scorsa stagione alla Lazio è’ stato capocannoniere in compagnia di Icardi in Italia con 29 reti e in Europa League assieme ad Aduriz dell’Athletic Bilbao con 8 reti.

Dopo le parole del Presidente Preziosi non si può dire che il Genoa non sia nelle curve del calcio d’estate e del calciomercato. Sull’altalena del calciomercato genoano oltre a Lisandro Lopez bisogna aggiungere anche Favilli, dato per scontato la prossima settimana in rossoblu.

Oggi un solo allenamento alle 17. Domani rifinitura e partita con avversario per adesso sconosciuto. Domenica mattina partenza anticipata per Genova con recupero dell’allenamento mancato della domenica nella giornata di martedì pomeriggio a Bardonecchia.

Solo una piccola chiosa: Sky presente due volte nel ritiro rossoblu in Austria e a Brunico, Gazzetta dello sport assente non solo durante gli allenamenti ma anche nelle amichevoli ufficiali. Perché? Eppure fanno due pagine sulle squadre genovesi. Che la rosea scriva pezzi da lontano non è piacevole, non solo per il calcio italiano ma anche per il giornalismo. Che invece il Corriere dello Sport attribuisca a Piatek la paternità nell’aver propiziato il secondo gol rossoblu è ancor più strano, visto che la discesa sulla sinistra è stata di Lazovic. Potenza di internet e del copia-incolla?


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