Nel prossimo campionato non ci sarà l’ampia circolare numero uno stagionale  per gli arbitri e grazie a Dio nessuna novità regolamentare. Ci saranno invece modifiche al protocollo VAR.

Il Var frettolosamente messo in campo lo scorso campionato italiano sarà solamente  un ricordo. Dopo i Mondiali in Russia sarà molto ridimensionato. Utilizzato meno ma nel modo giusto.

Durante i Mondiali russi in molti, specialmente quando perdevano, si lamentavano del limitato utilizzo della tecnologia in sala TV. L’Ifab è andata lo stesso per la sua strada cercando di levare più “televisori” possibili sui terreni di gioco da parte dei referee, degli arbitri. La novità principale sarà la tecnologia tridimensionale sul fuorigioco.

Novità importante che ha anticipato i tempi nel Mondiale russo: un programma che dovrebbe eliminare del tutto le discussioni sulla Regola 11 (fuorigioco) sulle parti del corpo differenti dallo strumento principale del calcio. ovvero i piedi. Il sistema è basato su una proiezione dall’alto di qualsiasi parte del corpo ed è in grado di togliere dubbi sulla posizione regolare o no di un giocatore. Tecnologia che non sarà visibile in prima battuta a disposizione degli uomini Var.

Rizzoli, presentando la nuova schiera di arbitri, si è detto contento e soddisfatto e introdurrà questa tecnologia subito dalla prima giornata di campionato. Perciò da sabato prossimo in cantina o nel dimenticatoio posizioni dubbie su teste, fianchi, spalle ed altri parti del corpo?  Non si ricorda al mondiale russo l’utilizzo della nuova tecnologia e poche – se non pochissime – le reti annullate per fuorigioco. Unico dubbio risolto dalla tecnologia tridimensionale, in finale, per l’autorete croata del bomber juventino Mandzukic.

Una frase nel protocollo nuovo del Var lascerà discussioni: “in mancanza di certezze, verrà avallata la scelta compiuta dai direttori di gara: arbitro e assistenti“. Dentro le cabine VAR non si potrà più decidere con ipotesi, per di più davanti ad un replay con vari fotogrammi.

Nel protocollo Ifab c’è poi una frase in inglese che dovrebbe essere la via giusta sull’utilizzo della tecnologia nel prossimo campionato italiano: “clear and obvious wrong decision”. Semplicemente significa che dal Mondiale russo in poi il VAR deve e potrà essere utilizzato solamente in presenza di un “chiaro ed evidente errore”.

La commissione arbitri italiana dovrà essere molto brava a far capire agli uomini VAR che non sono più valide le motivazioni soggettive. Questo sarà lo scoglio più arduo da superare considerato come la pensano gli arbitri italiani, osservati parecchie volte nell’applicazione della Regola 12, Falli e scorrettezze (non solo dentro l’area di rigore ma su tutto il terreno di gioco), sempre interpretata in modo soggettivo più che oggettivo.

Gli arbitri italiani hanno proposto all’Ifab di intervenire in caso di secondo cartellino giallo, che potrebbe cambiare l’esito di una gara. La commissione internazionale del Regolamento del gioco calcio ha bocciato il suggerimento italico semplicemente spiegando che “se si esamina il secondo cartellino giallo bisognerebbe analizzare anche la congruità della prima ammonizione”.

Altra novità la richiesta di VAR da parte di calciatori e dirigenti in campo. Il primo protocollo annunciava subito cartellino giallo e allontanamento del dirigente: non essendo mai stato applicato, l’Ifab ha deciso di cambiare la frase nel nuovo protocollo: “ammonizione dei calciatori e allontanamento dei dirigenti nel caso in cui il VAR venga richiesto con insistenza”.

Problema non risolto come lo scorso anno quando il VAR veniva richiesto da alcuni giocatori e accontentati e non ascoltati da parte di altri di squadre di seconda fascia. Perciò i disegni con le mani di Tv sui campi di calcio continueranno ad avere ragione di chi avrà più “pollici” di maxi schermo.

E il VAR sul maxi schermo degli stadi?  Decideranno le società: la Lega Calcio ha deciso che saranno visibili solamente dopo la decisione dell’arbitro.

Le regole della Lega sulla diffusioni delle immagini sono tante. In modo spicciolo si concretizzano così: trasmissione tardiva dopo la decisione del direttore di gara e nessuna interferenza del pubblico sulla decisione di VAR e arbitro. Tutto si racchiude in lamentele da parte degli spettatori che non vorranno perdersi il prosieguo della gara.

BuoncalcioVARatutti!


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