Da alcune settimane stiamo parlando di Vitinha e di Spence come delle priorità (assieme al rinnovo di Ekuban che ancora è in sospeso) per la società Genoa da qui all’inizio ufficiale della nuova stagione.

Il primo cerchio si chiude, quello legato a Vitinha: mancano i dettagli e da firmare i contratti, ma il portoghese torna al Genoa. Lo abbiamo scritto anche giorni fa, e la direzione sarà quella. Poi c’è tutto il contorno, fatto di tanti nomi in entrata e uscita e di monitoraggi continui su profili in giro per il mondo, da Spercjan a Leo Roman (impegnato nella finale di ritorno per la promozione in Liga col Real Oviedo, ndr) passando per Suzuki, ma per ora nessun nome risulta più concreto di quelli citati sopra.

Questa mattina, intorno all’ora di pranzo, il giocatore è tornato in Italia (si stava allenando in Portogallo) accompagnato dal suo agente, Hugo Cajuda. Probabilmente si tratterrà a Milano finché tutti i documenti non saranno firmati, poi tornerà a Genova. Quella che ha voluto con forza, accontentando di fatto mister Gilardino, che nell’ultima conferenza stampa della stagione disse, parlando del bacio alla maglia del portoghese: “Mi auguro che la società lo abbia visto e possa intervenire per farmi un regalo. Va bene così?”. Rispose così, sorridendo, lo stesso Gilardino. E sorridente lo sarà anche ad operazione conclusa.

Una operazione che assume quasi i contorni di un’operazione a titolo definitivo, non tanto per la formula (che, secondo quanto appreso, sarà di prestito con diritto di riscatto e controriscatto), quanto per le cifre che già ieri trapelavano dal Portogallo. Il Genoa sborserà 16 milioni più bonus, ma il Marsiglia si riserva un controriscatto (tra un anno) intorno a quaranta milioni di euro. Di fatto, una cifra più alta di quella che il Marsiglia versò allo Sporting Braga due anni fa per prelevarlo e portarlo in Ligue 1 (35 milioni, ndr).


Genoa, Gilardino: “L’anno prossimo saremo una realtà che deve confermarsi”