Si va definitivamente completando il quadro dei venti allenatori che siederanno sulle panchine del massimo campionato italiano in vista della prossima stagione. Solo sette conferme e tredici volti nuovi, mentre sono soltanto tre gli allenatori rimasti sulla stessa panchina rispetto ad inizio Serie A 2023-24: Gasperini, Gilardino e Inzaghi. Tutte le altre squadre (escluse Parma e Venezia, che erano in Serie B) hanno cambiato almeno una volta guida tecnica negli ultimi dodici mesi. Quattro le società guidate da un esordiente.


Atalanta – Gasperini: il tecnico di Grugliasco e la Dea resistono alle sirene di mercato e vanno avanti insieme per la nona stagione consecutiva. L’ultima è stata sicuramente la più positiva delle otto vissute fino a questo momento, con il raggiungimento di due finali e la storica vittoria dell’Europa League, primo trofeo nella carriera dell’allenatore. I nerazzurri parteciperanno anche alla Champions League, oltre a disputare la Supercoppa Europea contro il Real Madrid a metà agosto.

Bologna – Italiano: l’ex tecnico viola passa da una parte all’altra dell’Appennino e si siede sulla panchina della squadra rossoblù, dove avrà il difficile compito di non far rimpiangere Thiago Motta. Gli emiliani sono reduci da una stagione storica, conclusa al quinto posto in classifica che è valso il ritorno nella massima competizione europea a distanza di sessant’anni dall’ultima volta. Per Italiano si tratterà dell’esordio in Champions League, oltre che della terza esperienza diversa in Serie A dopo Spezia e Fiorentina.

Cagliari – Nicola: la società sarda saluta Claudio Ranieri che dopo due stagioni indimenticabili decide di lasciare i rossoblù. La scelta per il sostituto ricade su Davide Nicola, che è reduce dalla miracolosa salvezza – l’ennesima della sua carriera – raggiunta alla guida dell’Empoli nel corso dell’ultima giornata di campionato.

Como – Fabregas/Roberts: lo strano binomio formato dal tecnico gallese e dall’ex centrocampista spagnolo ha riportato i lagunari in Serie A ed è stato confermato in vista della prossima stagione. Il Como è tornato nel massimo campionato italiano dopo ventuno stagioni: l’ultimo al quale aveva partecipato era il 2002-03.

Empoli – D’Aversa: i toscani ripartono da Roberto D’Aversa dopo una stagione complicata che li ha visti cambiare ben tre allenatori. Il mister nativo di Stoccarda avrà voglia di rivalsa dopo il burrascoso addio a Lecce della passata stagione. Per lui sarà la quarta squadra allenata in Serie A: prima dell’Empoli, il Parma, la Sampdoria e proprio i salentini.

Fiorentina – Palladino: tra i tanti cambi di questa stagione c’è anche quello che interessa la panchina viola, che dopo tre annate saluta Vincenzo Italiano e dà il benvenuto a Raffaele Palladino, pronto al salto di qualità dopo l’ottima stagione e mezzo sulla panchina del Monza. La squadra toscana ripartirà dall’ottavo posto della scorsa stagione che è valso la qualificazione alla Conference League, la terza consecutiva.

Genoa – Gilardino: non poteva che essere l’allenatore biellese il tecnico del Grifone dopo l’ottima stagione appena trascorsa. Dopo l’indimenticabile promozione, le prime 38 partite di Gilardino in Serie A – unico mister esordiente ai nastri di partenza dello scorso campionato – si sono concluse con l’undicesimo posto finale, la salvezza raggiunta con cinque match d’anticipo e un miglioramento costante, nei singoli e nel gruppo squadra. Inoltre, ancor prima che la stagione 2024/2025 abbia inizio (probabilmente l’8 luglio coi primi test atletici), è già stato accontentato sulla conferma di Vitinha. Si lavora anche su Spence ed Ekuban, ritenuto un elemento importante nello spogliatoio rossoblù. Insomma, si ripartirà da una base consolidata.

Inter – Inzaghi: I nerazzurri e Simone Inzaghi proseguono ancora insieme, per la quarta stagione di fila. Il tanto atteso Scudetto è finalmente arrivato, al termine di un percorso straordinario che è culminato con l’aritmetico successo nel derby contro il Milan. Adesso il passo più difficile: confermarsi.

Juventus -Thiago Motta: dopo tre stagioni al di sotto delle aspettative, la società bianconera saluta Max Allegri e annuncia Thiago Motta. 117 panchine tra Genoa, Spezia e Bologna e l’eccezionale percorso della scorsa stagione alla guida degli emiliani è bastato a Giuntoli per individuare nell’italo brasiliano l’uomo giusto dal quale ripartire.

Lazio – Baroni: al termine del campionato è arrivata a sorpresa la separazione con Tudor che ha obbligato i biancocelesti a guardarsi attorno per individuare un sostituto. La scelta è ricaduta su Marco Baroni, reduce da due ottime salvezze alla guida di Lecce ed Hellas Verona, alla prima vera chiamata in carriera da parte di una big.

foto TanoPress

 

Lecce – Gotti: tredici punti in dieci partite e salvezza ottenuta con tre giornate d’anticipo. È questo il bilancio dell’approdo dell’allenatore ex Udinese sulla panchina dei salentini, che ha fatto immediatamente scattare la conferma anche per la prossima stagione con un prolungamento del contratto fino al 2026. Sono 114 al momento le sue presenze in Serie A.

Milan – Fonseca: cambio anche per i rossoneri che hanno salutato mister Pioli dopo quattro stagioni e mezzo. Dopo uno Scudetto e una semifinale di Champions League non sarà facile per Fonseca raccogliere l’eredità dell’allenatore parmigiano. Per il tecnico portoghese, reduce da una positiva esperienza alla guida dei francesi del Lille, si tratterà del secondo club allenato in Italia dopo le due stagioni alla guida della Roma, dove ha raggiunto un quinto e un settimo posto.

Monza – Nesta: esordio in massima serie per Alessandro Nesta, fresco di una salvezza tranquilla ottenuta alla guida della Reggiana nello scorso campionato di Serie B. Così come per altri suoi colleghi, anche l’ex difensore di Milan e Lazio raccoglierà un’eredità importante. Decisivo nella scelta Adriano Galliani, che tanto bene lo conosce dopo i suoi trascorsi con la maglia del Milan.

Napoli – Conte: il tormentone iniziato già nel corso della stagione 2023-24 è finalmente terminato con l’annuncio dell’ex Juve e Inter sulla panchina dei partenopei. Conte raccoglie una situazione che per lui in carriera si è già dimostrata ideale: squadra reduce da un campionato fallimentare che non ha nemmeno portato alla qualificazione alle competizioni europee. Solo il tempo dirà se riuscirà a replicare quanto fatto con Juventus, Chelsea e Inter.

Parma – Pecchia: dopo tre stagioni in cadetteria, i ducali tornano in Serie A al termine di un campionato dominato fin dalle prime giornate. Non poteva, quindi, che scattare in automatico la conferma di Fabio Pecchia, alla terza promozione in carriera dopo quelle ottenute alla guida dell’Hellas Verona nel 2016-17 e della Cremonese nella stagione 2021-22. L’unica sua esperienza nel massimo campionato italiano si è conclusa con la retrocessione proprio alla guida dei gialloblù.

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Roma – De Rossi: le prime diciotto partite in campionato del nuovo tecnico giallorosso, al quale si vanno a sommare quelle in Europa League, sono state certamente positive nonostante la mancata qualificazione in Champions League e la cocente eliminazione in semifinale contro l’Europa League. Per lui è scattata la conferma con il prolungamento per altre tre stagioni.

Torino – Vanoli: dopo tre campionati contraddistinti da alti e bassi, il presidente Cairo saluta Juric e dopo una lunga trattativa accoglie Paolo Vanoli, reduce dall’ottima esperienza a Venezia culminata con la promozione ai playoff. Per il mister classe ’72 si tratterà della prima panchina assoluta in Serie A.

Venezia – Di Francesco: messa alle spalle la delusione arrivata all’ultima giornata con la retrocessione alla guida del Frosinone a seguito della sconfitta interna contro l’Udinese, il tecnico nativo di Pescara riparte dal Venezia neopromosso in Serie A. Sono 282 le panchine di Di Francesco nella massima serie.

Verona – Zanetti: i gialloblù salutano Baroni e accolgono Paolo Zanetti, reduce dall’esperienza all’Empoli a due volti: la prima stagione decisamente positiva terminata al quattordicesimo posto in classifica, la seconda con l’esonero alla quarta giornata dopo altrettante sconfitte consecutive. Dopo il Venezia e gli stessi toscani, per lui sarà la terza esperienza su una panchina di Serie A.

Udinese – Runjaic: la scelta più sorprendente è quella della società friulana, che non prosegue con Cannavaro e sceglie il tecnico tedesco. Nel corso della sua carriera, il classe ’71 ha allenato SV Wehen, Darmstadt, Duisburg, Kaiserslautern, Monaco 1860, Pogn Stettino e Legia Varsavia, squadra guidata nelle ultime due stagioni.


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