Via alla volata natalizia. Dicono che il Genoa deve giocare bene ma chi lo ha fatto in queste 12 giornate?
Nessuna squadra nemmeno la Juventus. Tutte quelle davanti al Vecchio Balordo ci sono per episodi, circostanze che vanno a braccetto con la fortuna, una su tutte il Milan, 7 gol da fuori area per qualcuno è una specialità senza riguardare gli HL. Classifica che deve stimolare anche i rossi blu, solo un gol da fuori area di Ntcham alla prima di campionato
Il Genoa di Juric continuerà ad essere una squadra tosta, determinata, per un caldo inverno interesserà poco giocare bene ma fare risultati.
Juric è amato dal Popolo rosso blu direbbe Pippo Spagnolo perché è un genoano dentro, ha cercato ed ha fatto meglio di Gasperini dell’ultimo anno in questo primo quarto abbondante di stagione e solo adesso dopo i primi mesi di scetticismo ha incominciato ad essere apprezzato da tutti anche come allenatore.
Per molti l’arrivo di Juric al Genoa non ha cambiato la tendenza di gioco rispetto alla gestione Gasperini. È vero perché ormai in Europa molte squadre giocano con la filosofia diventare importanti con il possesso del pallone, ultra pressing e intensità. Cercare il controllo della partita attraverso il mantenimento del possesso è uno dei cardini del gioco non solo del Genoa.
La volontà del Pirata di giocare e ripartire dal basso con pallone per terra, tutto acquisito con allenamenti specifici e vigorosi per giocare sotto pressione e con intensità ha dato e darà risultati importanti, aumentando in ogni singolo calciatore l’attitudine a rischiare, anche sul piano dello spettacolo.
La rosa e non solo quelli che apparivano titolari già dalle prime uscite austriache hanno assorbito bene il cambiamento e i risultati eccetto due gare importanti psicologicamente per i tifosi .
Come sempre nel calcio non sono gli allenamenti, le partite a definire la bontà dei risultati ma gli extra: infortuni, errori singoli e arbitrali.
I ko di Pavoletti, Ocampos, Munoz quello estivo di Ninkovic, i cartellini rossi hanno rallentato il percorso della band Juric anche se il tecnico croato ha continuato con la sua filosofia di gioco.
Juric in questa sosta ha insistito sui giochi di posizione con il rientro di Ocampos il recupero di Ninkovic aspettando e cercando l’esplosione di Ntcham sempre presente e abile negli allenamenti ma fuori dalla giostra in gare ufficiali. Juric potrebbe cambiare rotta se capirà che la sua filosofia iniziale non è in grado di essere quella ideale. Cambio di rotta per essere più letale davanti cercando la rete e potrebbe anche avvicinarsi in attacco alla Juventus che gioca con due prime punte, probabilmente unica in Europa, con Pavoletti e Simeone in campo in contemporanea che non saranno per lo spettacolo ma per una scelta pratica.
Negli ultimi pareggi casalinghi del Grifone indipendentemente dalle marachelle altrui…è emersa la fatica nel sviluppare il gioco dal centro campo in su. Il controllo di tutte le gare disputate dal Genoa con il pressing ultra offensivo con il controllo e la circolazione del pallone è stato importante ed avuto successo in termini di numeri per la statistica ma poco sul piano realizzativo , la riconquista del pallone immediato ha permesso di minimizzare solamente il possesso pallone dell’avversario.
Va da sé che un sistema di gioco come quello del Genoa non può concedere il minimo margine di errore, le sconfitte con Samp e Atalanta ne sono la prova. Se un calciatore sbaglia i tempi dell’uscita in pressione, la transizione della sfera oltre la propria linea mediana o su quella rischia di creare scompensi a catena e di rendere facilmente vulnerabile la squadra, tanti i gol incassati dal vecchio Balordo portano il marchio dell’errore complessivo e non del singolo. Juric è un allenatore intelligente, adesso è impegnato oltre a far rinascere il tridente offensivo come nelle prime giornate di campionato con Ocampos o Ninkovic pronti a spezzare le gare e il finto trequartista in partenza fu Pandev adesso è Rigoni, nel cercare altre soluzioni per sfondare centralmente le linee avversarie chiuse specialmente quando giocheranno nel Tempio, con i cambi campo per finalizzare con i cross e non solo in avanti ma anche in mezzo al campo, non con i nomi ma con i numeri.
Il pianeta Juric è stato esplorato e scoperto già dalla serie C e B, passando dal tecnico all’uomo, adesso deve mettersi in orbita girando bene intorno a quello della serie A non più il sole del calcio europeo. Le occasioni prima di Natale, sette gare in 28 giorni, con Lazio, Juventus, Chievo, Inter, Palermo tre gare fuori e due al Ferraris aggiungendo il recupero con la Fiorentina e la gara con il Perugia di Coppa Italia che non sarà presa sotto gamba, potrebbero aggiungere belle palline all’Albero del Vecchio Balordo ed anche nuovi pastori nel presepe gioco di Juric.
Ieri rientrato Zima al Pio Signorini, assente Burdisso in arrivo dalla Festa di Milito, Veloso in permesso. Ocampos ha svolto lavoro differenziato finalizzato al recupero di fiato e del ginocchio infortunato con tanta corsa con Brivio, nessun problema fisico. Rosa al completo entro giovedì sera con l’arrivo di Rincon e Laxalt.
Calcio mercato: nulla di nulla. Nessun richiesta, in atto favole… da sosta. Meglio ripetere ai tifosi rosso blu come gli scorsi anni quando vengono alla ribalta calciatori nell’orbita genoana da parte degli addetti lavori, controllare subito prezzo cartellino e ingaggio prima di vagheggiare.
Ore 20.45 Antenna Blu canale 16 digitale terreste e Internet in streaming su Antenna Blu.TV seconda puntata di Genoa Inside: giocatore in modo particolare , dibattito nel Foro genovese, tecnica e parole del calcio con associazione allenatori , statistiche calciomercato e ultime dal Pio Signorini.