Genoa Juventus 3 a 1. Travolti i campioni. Black Sunday per la Signora, White Sunday per il Vecchio Balordo. In molti prima di scendere al Ferraris, non solo gli avversari… non pensavano che il Grifone è una figura leggendaria con il corpo e le palle da leone e la testa d’Aquila. L’Harry Potter principale di Genoa Juventus è stato Juric e la sua pietra filosofale di calcio preparando la squadra in modo ottimale prima e durante la partita. Simeone doppietta, Rigoni in 30’ liquidano la Juventus. La Juve si è…scansata per colpa del Grifo.
Notiziario: giornata tra nuvole e sole, temperatura di 15°, terreno in buone condizioni. In tribuna presente Preziosi la componente femminile, Zarbano i dirigenti della Juventus, Antonini, uno che da una settimana predicava che il Genoa avrebbe vinto. Spettatori paganti 9112, abbonati 18.041 di cui 2500 tifosi bianconeri che alle ore 19 erano ancora nella gabbia, complessivamente più di 30.000 spettatori. Un lungo striscione nella Nord: “Ciao Rossana, grande donna, vera genoana, anche nei distinti ricordata Rossana “hai lottato come un Grifone, rimarrai sempre nei nostri cuori”.
I bianconeri questi simpaticoni, non tanto società Allegri e calciatori, i media hanno gratificato il Genoa della loro più totale indifferenza in attesa di Genoa Juventus: basta leggere solo i titoli, per non sprecare tempo, apparsi domenica mattina. Il loro atteggiamento a fine gara era tanto più comico in quanto, vista giocare la Juventus non è che se ne potessero dire incantati. Si sono rifatti tutti con le pagelle odierne nei confronti della metal band di Juric.
I bianconeri hanno snobbato i rossi blu a quarti considerando la prova del Ferraris un “galoppo salutare”, dopo viaggiare a gonfie vele in campionato e in Europa. Juric ci hanno messo venti minuti ha smentire la boria e presunzione.
Bravo Juric ha togliere subito il respiro ad Allegri, qualcuno quando sabato scrissi “andate fuori e generate l’inferno, avrà riso ma è stato quello che si è visto al fischio di Mazzoleni. Bravi i ragazzi di Juric azzoppare subito la zebra e la facilità con cui i bianconeri riescono e sono riusciti nelle altre gare creare strappi con azioni individuali pur non giocando bene.
La bravura dei rossi blu mai in ritardo nelle chiusure sull’uomo non consentendo agli avversari di sviluppare in campo aperto le proprie trame. Mandzukic non è stato in grado di dettare movimenti negli spazi marcato alla grande dal muro di Burdisso, Izzo e Munoz, Pjanic tallonato da Cofee non è riuscito a fare un passaggio in profondità pur giocando nel suo ruolo preferito da mezza ala e tra le linee.
Altra bravura di Juric la marcatura su Cuadrado prima a sinistra nelle grinfie di Izzo e poi a destra non facendogli mai garantire l’ampiezza e non permettendo neanche a Alex Sandro di muoversi per vie interne. Stessa operazione dalla parte destra dove Alves nel fare il terzo di difesa ha preso una giostra da Ocampos e Simeone con la mancata partecipazione di Lichtsteiner, senza dimenticarsi la partita superba di Rigoni su Hermanes e Rincon su Kedira.
Allegri in conferenza stampa poteva fare a meno di piangere sul presunto rigore su Mandzukic non visto (secondo lui) da Mazzoleni e da Rocchi a 5 metri, nel conteggio dei falli a sfavore( un complimento o un insulto al Vecchio Balordo) , dimenticandosi del mancato rosso a Cuadrado e delle amonizioni ad Alves. Allegri si è scordato di denunciare che il Genoa ha giocato in 15… grazie ai 4 piccioni che pascolavano sul prato e creavano superiorità numerica alla squadra di Juric. Allegri bisogna saper perdere ogni tanto pensando che Perin non ha fatto neanche una parata.
Nel primo tempo ha funzionato lo Juricpressing giocato bene in modo organizzato, più forte fisicamente dei bianconeri annullando il gap tecnico.
Juricpressing ad una immediata successiva perdita del pallone, tutta la squadra doveva premere come un’unità organizzata nel momento stesso in cui l’azione offensiva terminava e diventava difensiva. Nessuno scappava indietro tutti provavano a muoversi in avanti a caccia del pallone e dell’uomo per cercare di ritornare subito in possesso.
Nel secondo tempo con le zebre che tentavano il galoppo, i grifoni hanno giocato corti, organizzati dislocati sul terreno di gioco senza una distanza eccessiva tra i reparti coinvolgendo tutta la squadra in sovrapposizioni e raddoppi di marcatura con tempismo e intelligenza.
Nessuna pagella tutti oltre il 7, se gli 8/11 scesi in campo erano conosciuti e si poteva immaginare quello che erano in grado di fare una citazione particolare va per Simeone non per i gol e Ocampos per il lavoro che hanno fatto per la squadra nelle due fasi di gioco, per Cofie , in molti quando lo hanno giudicato si sono dimenticati che il colored poco amato anche da altri addetti ai lavori… in serie A ha giocato più di 90 gare ed altre 60 in B , obiettivo non facile per altri calciatori.
Genoa 3 gol al Milan, 3 gol alla Juventus seconda e prima in classifica speriamo che qualche buontempone non pensi che sia solamente un caso…
Adesso alla Brenzini genoani di tutto il mondo , Keep Calm and Sweeten Your Life, godetevi il campionato partita dopo partita, lo zucchero c’è lo metteranno Juric e la sua Band: i conti si faranno alla fine.