La 16ma giornata di campionato ha continuato a far capire che non si viaggia a due velocità.
Difficile trovare un divario netto, eccetto Juventus, Roma e Napoli, che separi le altre squadre e lo standard minimo di competitività tra le altre 13 squadre, escludendo le ultime quattro, non è pesante o arduo.
Partendo dal fondo visti i risultati dell’ultimo weekend Empoli, Crotone, Palermo e Pescara hanno messo insieme 34 punti compreso lo scontro diretto vinto dai calabresi sugli adriatici. Il Crotone delle ultime quattro sembra la squadra che abbia più voglia di giocarsi la salvezza.
Se si parla di velocità chi va forte sono Juventus e Napoli. La Signora si sbarazza del Torino grazie alla sua qualità. Quando vince la squadra più forte, il calcio può anche assomigliare a una scienza esatta. La Juventus ha chiuso la cassaforte con un’altra combinazione dopo che il Genoa era stato bravo ad aprirla trovando le chiavi giuste per spalancare il caveau di Buffon. A Buffon i baffoni come la pubblicità della Birra non servono per spaventare gli avversari, appare solo più vecchio.
Napoli show con la” manita” di Cagliari. Il ciuccio non ha ragliato in trasferta e i napoletani sperano. Sull’isola i napoletani sono stati aiutati dalla squadra di casa che ha perso la bussola a centrocampo e in attacco contro i tre piccoletti arrivati da sotto il Vesuvio.
All’Atalanta di Gasperini, alla seconda sconfitta consecutiva, non è bastato come al Genoa giocare bene e creare palloni gol. L’Udinese vince con pochi tiri e con lo scotch sulla maglia imposto dall’ arbitro per coprire lo sfondo nero sulla schiena, troppo simile agli orobici. Delneri, tutto barricate all’inizio, vince poi di rimessa con gli orobici sfiniti.
Corini alla prima al Barbera di Palermo è stato ubriacato come i predecessori. Rosanero al nono risultato negativo consecutivo, 8 su otto le gare perse in casa. Maran vince nuovamente in trasferta dopo aver battuto il Pescara ad ottobre. Pellissier 100 gol in serie A.
Bologna contro l’Empoli a secco da quasi 280 minuti. L’Empoli pur segnando solo in tre gare su 16 prende un punto e tiene la zona salvezza a due punti.
La Lazio espugna il Ferraris made Samp dopo una gara tattica e equilibrata. Lazio in piena caccia della zona Champions. Samp alla seconda sconfitta casalinga.
In casa Inter si consolano con la vittoria di carattere consci di aver fatto una pessima prestazione. Un calciatore che ha detto di non nominarlo uscendo in zona mista ha detto: “è stata una rapina”.
Quelle del lunedì: Roma vince con il Milan grazie ad un errore del giovane Locatelli e del posizionamento maldestro di Donnarumma con un gol del solito Nainggolan. La Roma vince la gara non sul piano del gioco ma aspettando l’errore dell’avversario, il Milan di Montella fregato perché non ha potuto giocare come gli piace: far fare gioco agli altri e ripartire. Punizione severa con l’ennesimo rigore sbagliato da Niang. Mazzoleni anticipa il futuro sui calci di rigore: niente giallo al portiere giallorosso. L’Antiquario di Bergamo più avanti del settore tecnico arbitrale che ancora non ha battezzato la norma dell’Ifab.
Oggi se i cinesi non verseranno 100 milioni di euro il Milan resterà a Berlusconi definitivamente.
La Fiorentina supera il Sassuolo per 2 a 1 grazie due reti alla “Folletto” di Kalinic, uno in mezza rovesciata e l’altro di tacco. Sassuolo non demerita ma perde i pezzi gara dopo gara: ieri usciti in barella Magnanelli e Gazzola.
Genoa: brucia perdere una gara come quella di domenica sera, ma ieri al Pio nessun dramma. Che spreco domenica sera: non ci sono alibi. Il bel gioco non è mancato: avanti con coraggio cercando di sbagliare meno. O facendo meno errori degli avversari.
Il Genoa nel primo tempo a S. Siro è apparso di un altro pianeta rispetto ai nero azzurri. Non si va a S. Siro contro l’Inter, anche se in difficoltà, ad inchiodarla nella sua trequarti a sparacchiare palloni a casaccio privandola delle linee di collegamento se non si ha una identità. Giovani grifoni in avanti a scuola di cinismo.
“Sconfitti e non brutti” è espressione che però non muove la classifica. Tutti devono avere la consapevolezza di non aver perso nessuna delle loro certezze. Contro la Fiorentina e il Palermo dovranno avere fiducia delle proprie armi e il Tempio le caricherà non a salve. Non saranno invocati gli assenti: obiettivo nelle prossime due gare recuperare i punti persi male al Ferraris, visto e considerato che è stato dimostrato che i mezzi ci sono tutti. Fuori da Pegli spegnete le polemiche: Juric ha cominciato a perdere la pazienza e domandarsi in quanti guardino le partite. Non si rovinerà la serenità di nessuno.