Era partita dal Porto di Genova la pluricentenaria storia del Vecchio Balordo. Come letto nella prima puntata di questa rubrica, il dottor Spensley aveva importato in Liguria il gioco del football. Un gioco che da passatempo entrerà poco a poco nell’immaginario collettivo come uno strumento per dare vigore al proprio campanilismo e all’amore nutrito per una città, per i suoi colori simbolici, per le sue bandiere. Il tutto prima della Grande Guerra.
“Il gemellaggio tra il dottor Spensley e il Genoa fu spontaneo: sportivo di razza quale era il medico inglese si deve proprio a lui se la cortina di ferro fra inglesi e italiani venne abbattuta: infatti il 10 aprile 1897 […] si decise che erano ammessi al Genoa Cricket and Athletic Club soci italiani”
“La vittoria del primo campionato di calcio provocò nel Genoa una mezza rivoluzione. […] Fu deciso di orientare definitivamente la società verso il calcio“