Buon anno. Buoncalcio2017 a tutti.
Starter del nuovo anno per Juric non sarà solo sparare il colpo ma interessarsi del futuro del Vecchio Balordo. Anno nuovo, vita nuova – ma non troppo – si respirerà da oggi al Pio Signorini volendo continuare sulla strada intrapresa da Juric. La speranza di tutti senza affidarsi agli oroscopi che nel calcio non hanno presa.
Si parlerà di futuro perché la scottatura rimediata dalla perdita di Pavoletti e Rincon nello spogliatoio era preventivata. Si riparte dalle prestazioni in trasferta contro l’Inter e il Torino.
Fondamentale che contro la Roma domenica prossima chi entrerà in campo abbia il coltello tra i denti già dentro lo spogliatoio; importante sarà anche giocare ogni partita come se fosse l’ultima, anche perché il Genoa può vincere solamente giocando battaglia dopo battaglia.
Nel calcio giocare da battaglia vuol dire: correre, anche senza pallone, attaccare l’avversario e non aver paura di nessuno. Il Vecchio Balordo deve mettere paura agli avversari e abbinando l’entusiasmo e la voglia del suo popolo dovrà continuare a cercare la miscela che prima o poi dovrà esplodere dato che tutti gli esperti dicono che il gioco alla fine porta ai risultati.
Chiusi i capitoli Pavoletti e Rincon, i calciatori un giorno o un altro dovranno rendersi conto che se dovessero cinguettare allenatori, dirigenti, massaggiatori e qualche altro del mondo del calcio, probabilmente qualcuno non firmerebbe altri contratti e la caccia ai merli e ai tordi con le zampe colorate non sarebbe aperta tutto l’anno.
Bisogna parlare di futuro e per iniziare puntare sui giovani Morosini e Beghetto e, prima di giudicarli tecnicamente, avere fiducia nel primo che è un bergamasco e nel secondo che è figlio di una famiglia di campioni. Entrambi con la forza, la fame , la volontà con l’aiuto dei compagni non sentiranno il salto dalla B alla A.
Oggi, 2 gennaio 2017, non sarà una giornata campale per il futuro calciomercato del Grifone. Si continuerà a lavorare sulla chiusura di altre due operazioni: una per rimpolpare il centrocampo e l’altra per dare compagnia a Simeone in attacco.
In questi giorni di festa ho letto sui giornali specializzati classifiche e tabelle di ogni genere. Solamente uno del Genoa in evidenza sui giornali, Burdisso, che da veterano ha giocato tutte le gare. Con lui i quotidiani hanno inserito anche Simeone, probabilmente costretti dalle sei reti realizzate da un under 21 all’esordio in serie A. Tante volte mi chiedo se ho visto altre gare non leggendo in queste classifiche Izzo, Rigoni o Laxalt.
Analizzandole a fondo queste tabelle non mi arrabbio perché penso che non siano state fatte da addetti ai lavori bensì da matematici del cartellino, del portafoglio o del business come procuratori e agenti. Un po’ la medesima operazione fatta dagli sponsor vedendo le nomination per l’assegnazione del Pallone d’Oro.