Doppio allenamento al Pio Signorini con l’obiettivo di dare continuità al lavoro svolto da luglio. I calciatori già tirati a lucido alla ripresa per smentire le parole dopo le soste invernali o durante quelle per le nazionali: mettere benzina in corpo e richiamo della preparazione. Ormai nel calcio d’oggi la sosta è un periodo per continuare il lavoro svolto. Incrementare il lavoro tecnico tattico cercando di approfondire il sistema di gioco del tecnico inserendo gli eventuali nuovi calciatori. Oltre il lavoro tecnico-tattico, particolare attenzione in questi giorni al lavoro fisico con l’obiettivo di prevenire infortuni e affaticamenti come è successo ad Orban nell’allenamento del pomeriggio.
In mattinata il lavoro svolto è stato, per l’appunto, sia tecnico che tattico con partitelle ed esercizi tra i cinesini per finire in palestra con Brivio che non ha svolto il lavoro con i macchinari di potenziamento uscendo anzitempo non per problemi fisici visto che regolarmente era in campo nel pomeriggio.
Dopo il pranzo in comune da Piero i lavori sono cominciati nuovamente intorno alle 15. Hanno lavorato con gruppi di tre a ritmi alti andando a toccare non solo le capacità condizionali, come la resistenza specifica, ma per migliorare il possesso pallone e le transizioni utilizzando il gesto tecnico del palleggio, dello stop con gli arti e la testa e cambi di direzione. Inutile sottolineare che gli esercizi sono stati tutti effettuati ad alta intensità. Per qualcuno potranno essere esercizi banali e semplici, ma permettono di perfezionare la tecnica di base e il gioco nello stretto.
L’allenamento si è poi concluso con le partite 11 contro 11 con i portieri Lamanna e Zima e Perin ancora sotto le coperte o in infermeria al caldo dopo l’influenza. Assenti Gakpè con la Nazionale per la Coppa d’Africa, Veloso (presente ma sull’auto dopo le terapie nelle viscere di Villa Rostan, ndr) e Ntcham in attesa di sistemazione.
Le partite a campo ridotto e intero hanno dato solo qualche indicazione prevista con Cofie e Rigoni sempre a fianco e Ninkovic, Simeone e Ocampos davanti. Per gli altri un girotondo di cambi. Occhio di riguardo di Juric su Morosini e Beghetto, malgrado quest’ultimo sia entrato in partita quando è uscito Orban probabilmente affaticato. Juric e il suo staff stanno valutando i nuovi arrivati dal punto di vista tecnico-tattico e delle caratteristiche fisiche e il mezzo migliore per valutarli sono le partite. Pellegri e Quaini sempre più mini veterani.