Barcheggiare dovrà essere la strategia tattica del Pirata Juric nel dimostrare l’abilità nell’affrontare una specifica situazione come l’attuale gioco della Roma: Juric dovrà essere il Pirata alla guida della barca rosso blu contro le onde giallorosse che arriveranno da tutte le parti del campo. Il Genoa per uscire indenne dalla sfida di domani dovrà garantire capacità fisiche, tecniche e tattiche.
Il compito di Juric mettere in campo un blocco di dieci calciatori in posizione attiva con il pallone o senza. Il problema con questa Roma tourbillon dalla cintura in su sarà non concedere marcature blande e lasciare campo.
Juric spera che un’altra volta i suoi ragazzi dimostrino che avere una squadra piena di campioni ma non organizzata ma non serve.
I grifoni dovranno tenere anche i conti dei numeri della Lupa in trasferta in questo girone di andata che non morde come all’Olimpico: 11 punti in 9 gare. Hanno perso in casa di Fiorentina, Torino, Atalanta, Juve e pareggiato con Cagliari e Empoli. Tutte sconfitte quasi con lo stesso denominatore: non sempre la linea difensiva segue il pressing del centrocampo restando bloccati per non concedere troppo spazio e in difficoltà con le squadre, l’ultima la Lazio, con tre attaccanti che li puntano. Genoa Quo Vadis? Per la tua strada quella intrapresa dal primo allenamento di luglio.
Il Grifone in questi giorni ha lavorato in modo molto serio non facendo calcoli con chi c’era e chi non c’era senza avvertire scoramento sulle partenze, anzi potrebbe essere una molla in più contro i giallorossi.
Il non bello è solamente per i punti racimolati nelle ultime 8 giornate solamente 5 , con l’ultima vittoria che risale contro la Juventus e sarà un altro stimolo non solo per Juric considerato che il gioco e la produzione di palloni gol non è mai mancata.
Spalletti teme l’impatto fisico di Burdisso e compagnia ad inizio gara ed ha dichiarato: “l’inizio della gara sarà importante per non fare la fine della Juventus, obiettivo tenere botta e dopo quando si giocherà con meno vigore per la Roma sarà tutto più semplice”. La formazione quella che ha giocato con il Torino prima di Natale con Rigoni al posto di Rincon e il ritorno di Perin tra i pali.
La Roma di Spalletti domenica al Ferraris vuol confermare che è arrivato il tempo di essere squadra. Il tecnico di Certaldo qualcosa ha già fatto di diverso rispetto allo scorso campionato con la trasformazione di Dzeko. Operazione che ha lasciato il segno sul gioco come successe quando a Udine ai primi tempi in panchina passo alla difesa a tre o a Roma prima di emigrare in Russia al 4 2 3 1 con il falso nueve, prima del Barcellona di Pep Guardiola. Il problema della Roma che in questo girone di andata fuori casa la squadra ha funzionato poco da gruppo e si è basata molto sui singoli.
Il Profeta toscano ha messo su la difesa a 3 e mezzo: cioè difendere a quattro e impostare a tre alzando l’esterno da una parte e stringendo l’altro verso il centro generalmente di piede invertito. Crede in Nainggolan trequartista perché gli permette di girare il triangolo con i due mediani a secondo delle due fasi di gioco.
Spalletti in una conferenza stampa ha detto: “Perotti più basso a chiedere pallone si trova a casa sua e può inventare”. Alla Roma è riuscito tutto e bene in casa e fuori casa quando gli avversari hanno permesso a Dzeko tornato bomber da settembre di allungare la difesa avversaria permettendo i movimenti centrali degli esterni. Dzeko è il riferimento principale del gioco offensivo giallo rosso.
Contro il Genoa come nelle altre gare senza la Roma soffrirà l’assenza di Salah unico degli avanti nel tridente dietro la punta a dare profondità con la sua velocità. Perotti e El Shaarawy schierati a piedi invertiti amano più stringere verso il centro rifinire o tirare. Senza l’egiziano la differenza è sempre stata fatta da Nainggolan, trequartista atipico abile ad attaccare gli spazi e pronto a riprendere le ribattute da fuori area.
Contro il Genoa Spalletti ha la difesa quasi a pezzi visti gli infortuni ma anche con l’asse centrale titolare aveva faticato nel giocare contro gli attacchi a tre punte.
La Roma potrebbe patire il gioco di Juric come gli succede in Europa. Essere affrontati a viso aperto, faccia a faccia è poco gradito e sarà il tema della partita tutto da vedere domani pomeriggio dentro il Tempio.
Spalletti non si fida del Vecchio Balordo e potrebbe scegliere uno schema tattico alla Juric giocando con una difesa a tre in particolare se dovesse giocare Manolas (difficile) ma anche senza rimpolpando le corsie laterali con Perez a destra e Emerson a sinistra per non lasciarle al Grifone, spostando invece Nainggolan sull’esterno destro a fare il Rigoni del girone di andata. Sacrificato in panchina El Shaarawy.
La formazione dei giallorossi nella rubrica ultime dal Pio in onda ogni sera alle 21 dopo le convocazioni del tecnico di Certaldo. Curiosità se ci sarà Totti tra i convocati non tanto perché gli attaccanti della Roma che sono contati perché il Pupone se mettesse i piedi sul terreno del Ferraris festeggerebbe le nozze d’argento con la Serie A. Genoa-Roma diretta da Rizzoli di Bologna. 225 partite in carriera, 7 nell’attuale campionato di cui la vittoria del Grifone contro il Crotone a Pescara e la sconfitta della Roma in casa della Fiorentina. 1 rigore concesso in Empoli Cagliari e zero rossi sventolati.
Sconfitta giallorossa contro la Viola che ha fatto tanto discutere per il gol di Badelj da 25 metri che ha trovato l’angolo giusto con la collaborazione di Kalinic che si è fatto passare il pallone in mezzo alle gambe in fuorigioco attivo, assistente Vuoto. Situazione di fuorigioco attivo subito proposta negli hl di Coverciano senza che nessuno sapesse il risultato della disanima. Passeri di Gubbio primo assistente, Tegoni di Milano 2° assistente, Tasso di Spezia 4° uomo, 5° addizionale sotto la Sud Rocchi di Firenze, 6° add. Celi di Bari.
In diffida per il Genoa Izzo, per la Roma De Rossi, Rudiger, Juan Jesus.