Nulla è cambiato rispetto al 2016. Davanti in testa alla classifica anche nell’ultima giornata del girone di andata non è cambiato niente con la benevolenza della zona Cesarini. Roma, Milan, Lazio, Inter vincono ma non convincono. Sofferenze sul piano del gioco per chi insegue la Juventus con classifica immutata per le prime 7 della classe.
La Juventus ha ripreso la marcia contro un Bologna che si è “scansato” mettendo in cantina la sconfitta di Doha. Un rullo allo Stadium: 10 su 10 le vittorie con Higuain in rete 5 volte in tre gare e Dybala su rigore in gol dopo 3 mesi. Debutto di Rincon in bianconero in una gara chiusa nel primo tempo.
La Roma torna alla vittoria in trasferta dopo 3 mesi dopo l’ultimo successo esterno con il Sassuolo (senza calcolare il derby). I giallorossi contro il Genoa rispetto alle trasferte hanno cambiato metodo per lasciare meno punti. Paradossalmente l’assenza di Salah potrebbe averli equilibrati non solo tatticamente ma anche nei cali di tensione. Mai vista una Roma che prende fuori dall’Olimpico di petto gli avversari fisicamente e aggressivamente tanto da far dire a Spalletti: “cazzutissima”.
Il Napoli con Pavoletti in panchina ha rispolverato Gabbiadini al secondo gol consecutivo per battere la Samp. Qualcuno in Tribuna al S. Paolo ha subito rimpianto gli euro per il cartellino e l’ingaggio di Pavoloso. Gioca bene la Doria, Giampaolo pensava di averla fatta franca anche con il cartellino rosso con poco senso a Silvestre.
La Lazio poi, giunta a 4 vittorie nelle ultime 5 gare, fatica contro il Crotone al 12esimo gol incassato in zona Cesarini. Torna al gol Immobile dopo tre mesi.
Montella rivince con un gol di Bacca, anche lui in rete dopo 3 mesi, scaturito da un rimpallo al 43’ del secondo tempo. Non bello il Diavolo con i suoi ritmi bassi: se il Cagliari fosse stato più garibaldino invece di giocare con il 4-5-1 come nel secondo tempo poteva impacchettare i rosso neri; suo malgrado ha confermato invece che con i 4 punti in trasferta ha fatto solamente meglio del Crotone.
L’Inter presa a pallonate da almeno 5/6 occasioni da rete dei friulani vince nel secondo tempo grazie al cambio di Banega con Joao Mario. Pioli dovrebbe aver capito che più ordine in mezzo al campo porta risultati. Comunque bravo per le 5 vittorie in sette gare: era difficile da prevedere al suo arrivo ad Appiano Gentile.
In Sassuolo-Torino si ferma Bellotti che cicca qualche pallone gol; di conseguenza si ferma il Toro. Il Sassuolo rivede dopo 3 mesi Berardi.
Della 19esima bisogna estrapolare l’Atalanta di Gasperini. Cambiano i suonatori ma l’orchestra non sfiata. 7 vittorie in 10 trasferte e 17 punti fuori da Bergamo pongono Gasperini sul gradino più alto di tutte non solo le provinciali. Bravi a dimenticare in panchina e dentro il campo mercato e assenze. Gasperini bravo oltre le doti di allenatore conoscitore e maestro di giovani calciatori. A Bergamo di sopra e di sotto impazziscono con il suo G&G: Gaspe, gioco, gol, godimento.
La Var è ancora in Cantina per gli spettatori del calcio ma pimpante nei saloni di Coverciano dove gli episodi vengono discussi. Anche con e dopo la scuola della tecnologia gli arbitri ogni domenica – o giù di lì sempre – in castigo dietro la lavagna. Ripetono infatti errori che non hanno nulla a che vedere con le Regole del gioco del calcio. Il fischietto in bocca non può far svanire l’intelligenza.
Genoa. In questi giorni di “vedeprevedetravede” come nei calendari di Frate Indovino nssuno è in grado di fare previsioni per il nuovo anno sia sul futuro della società che sul calcio mercato. Probabilmente tutto potrebbe essere chiarito entro la fine del mese non solo con il calciomercato ma anche dopo l’assemblea dei soci del 21 gennaio prossimo venturo.
Per qualcuno Preziosi sta seminando per il futuro, non solamente sul campo. Leggete attentamente l’Editoriale in prima pagina di ieri dell’avvocato Buelli.
Sulla gara con la Roma Juric come S. Francesco. I pensieri del Santo dal suo arrivo al Genoa potrebbero calzare bene ed essere anche concreti: “fa prima il necessario, poi il possibile, così ti accorgerai che hai fatto…l’impossibile”, operazione da calcolare a fine campionato dopo il primo campionato in A del Pirata.
Belle le sue parole di domenica sera sul “mal di pancia” e la voglia di continuare l’opera intrapresa anche nei prossimi campionati.
Riguardando la partita con la Roma, anche se con i se e i ma non si va da nessuna parte, anche lui si sarà accorto che contro i giallorossi poteva proporre un Genoa meno offensivo ? L’ entrata di Edenilson ha dato l’impressione negli ultimi venti minuti di riequilibrare il gioco nel cuore del campo. Probabilmente impressione sbagliata che però avvalora come il Genoa fisicamente stesse meglio della Lupa che non azzannava più e come il filosofo Spalletti avesse buttato la partita sul fisico per non soccombere. La sua Roma si chiudeva come una provinciale.