Porte chiuse al Pio Signorini, situazione che non può e non deve scatenare le solite ”pisquanate” di chi vede tutto nero per partito preso e per spirito di patata. Diventa difficile assimilare quello che succede intorno al Genoa. Non si è mai capito perché la prima impressione di qualcuno sui presunti guai del Grifo sia sempre quelli dei calli disonoranti dei piedi e mai quelli onorandi delle mani .
A chiudere il Pio avranno fatto fatica sia la società che Juric, visto che negli allenamenti al mattino la media degli spettatori era di 5/6 persone compresi due giornalisti. Per di più in tutti gli allenamenti a porte aperte non si è mai creato l’entusiasmo giusto, eccetto durante le festività natalizie con le scuole chiuse.
Juric in questa settimana deve fare l’equilibrista: “adesso il pericolo è pensare di essere diventati scarsi, per di più con la rogna addosso visti gli infortuni”. I rossoblu devono dimenticare alla svelta le ultime gare per ritrovare la giusta concentrazione e prepararsi, malgrado i cerotti, a combattere contro la Fiorentina.
Sarà un’altra gara tosta e Juric dovrà essere bravo, oltre che sul campo, a far smaltire la delusione dei risultati e della contestazione di domenica scorsa. In Italia funziona così, figurarsi sotto la Lanterna in piedi sul versante calcistico solo per il continuo derby: non esiste equilibrio nei giudizi, se si perde una partita ci si abbatte facilmente, figurarsi quando ne perdi 4 o 5. Se poi ne vinci una che conta gli elogi si sprecano.
Settimana da trasmettere le giuste motivazioni da parte del tecnico anche con qualche grido in più che venga riportato non solo dai media. Il Vecchio Balordo a Firenze si deve presentare con le sue credenziali di squadra tosta con la tendenza a provare a far bene. C’è bisogno di recuperare energie soprattutto a livello mentale per mettere in campo tanta attenzione.
Rispetto alle ultime gare, ad oggi la coperta rimane più corta e non è solo una questione di indisponibili. Juric dovrà chiedere a coloro che non sono – o lui ritiene che non siano – al 100% di stringere i denti perché non si può fare altrimenti in questo momento della stagione. Contro la Fiorentina potrebbe esserci il debutto soprattutto di Morosini; può darsi anche quello di Beghetto in corso di partita. Entrambi devono imparare a conoscere la Serie A e Firenze è occasione ghiotta per entrambi. In B ed anche in lega Pro hanno fatto benissimo: servirà loro del tempo ma tutti hanno fiducia.
In questo momento il Grifone è contato ma Juric non lo vivrà alla stregua di un problema. Deve essere stimolante per il Pirata ma anche per i calciatori provare a rifarsi dopo un periodo negativo in una gara in cui pochi barrerebbero il 2 nella vecchia schedina del Totocalcio.
Notiziario, più che calciomercato. Al Genoa si lavora alla ricerca di un centrocampista da dare a Juric non tanto per la gara di domenica a Firenze. Come già detto, tutti erano e sono d’accordo a non prenderne uno tanto per rimpolpare la rosa ma a selezionarne uno in grado di dare qualcosa in più e pronto a giocare. Tutto sarà rimandato a lunedì prossimo, negli ultimi due giorni di mercato.
Si aspetta sempre Hernanes. Ieri Juve, calciatore e Genoa tutti d’accordo. Le visite strumentali effettuate a Torino per Lemina, che hanno riscontrato una lombalgia con edema osseo, hanno di nuovo rallentato la trattativa con Preziosi che sperava di dare Hernanes a Juric per domenica prossima. Adesso la Juventus cerca un altro sostituto del gabonese prima di dare l’ok definitivo per il Profeta. Tutto è confermato dalla convocazione quasi improvvisa per la partita di stasera di Coppa Italia.
Per quanto riguarda lo scambio Niang-Ocampos tutti erano d’accordo, compreso il Marsiglia che aveva dato l’ok nel pomeriggio, ma non avevano fatto i conti con la volontà del coloured che non vuole giocare più in Italia e in prestito. Niang in Italia preferirebbe comunque il Genoa, anche se Mihajlovic continua a chiamarlo per convincerlo ad andare al Toro, il tutto però senza fare i conti con Galliani che come contropartita vorrebbe Ljiaic o Falque.
L’infortunio di Cataldi è arrivato al termine degli ultimi minuti di Genoa-Crotone. Altro regalo dopo Veloso da parte del terreno del Ferraris, più sabbia che erba naturale e sintetica.