La 22esima giornata di campionato è tornata indietro. 22 è il numero “o’ pazzo” nella smorfia napoletana. Visti i risultati: scontata la Juventus che non perdona, la Roma ha dimostrato che la differenza con la Signora è la “robustezza” di testa e che Milan, Lazio e Fiorentina hanno poco da scalare la classifica. Solo l’Inter del “normal man” Pioli appare sulla strada giusta.
Juventus e Inter gioiscono del resto dello rimbombo nel cadere dei nemici. Hanno perso tutte le spocchiose, con allenatori altezzosi, e anche il Napoli è stato vicino al tonfo: per strappare un punto ha avuto bisogno di un paperone del portiere avversario Posavec.
GLI ANTICIPI
Lazio-Pescara: i clivensi reduci da 4 sconfitte – e fuori casa ne avevano già collezionate 6 – hanno beffato la Lazio dopo che aveva dominato in lungo e largo all’Olimpico. Gara finita ancor peggio con il caso Biglia.
Inter-Pescara: Pioli risale la classifica alla settima vittoria consecutiva, adesso sperano e vogliono la Champions non era neanche un sogno a novembre. Il Pescara è l’unica squadra ad aver già messo entrambi i piedi in B e a risultare senza vittorie in Serie A da 40 gare consecutive. Domenica ci sarà Juventus-Inter, prova del 9 non solo per Pioli.
LA PARTITA DELL’ORA DI PRANZO
Torino-Atalanta: il Gallo è stato inertizzato da Gasperini. Gli orobici fuori casa hanno messo a segno 18 punti, meglio della Juventus e solo un punto in meno del Napoli. Rimpianti per i bergamaschi che hanno fatto illudere il Toto per venti minuti con una partenza in folle e dopo lo hanno matato con l’ingresso di Kessiè nel secondo tempo, reduce dalla Coppa d’Africa. Gli assist e i cambi di gioco del coloured hanno dato una lezione a Mihajlovic che si è sgonfiato come la sua squadra, in particolare quando è passato al 4-2-3-1.
LE CLASSICHE “ORE 15”
Cagliari-Bologna: Destro torna al Gol, Borriello già in doppia cifra in classifica cannonieri. Ennesimo pari di Donadoni, ma questa volta anche con due rossi a sfavore.
Sassuolo-Juventus: llusione per gli emiliani reduci dalle due ultime vittorie. Affrontare la Juventus a specchio con tutti i tenori in campo è stato un harakiri firmato Di Francesco. La Signora non pareggia una partita da 33 gare. Rincon “General Cesarini” entrato al 83’.
Sampdoria-Roma: i doriani non vincevano da sei giornate, umili con un super Muriel che quando vede giallorosso si infiamma (6 gol in 10 partite con tre maglie diverse: Lecce, Udinese e Samp). Spalletti, il profeta, non avrà dormito dopo averlo visto marcare da Vermaelen. Come sempre i capitolini si sono attaccati ai centimetri di un fuorigioco dimenticandosi della migliore organizzazione blucerchiata. Totti questa volta non è bastato.
Udinese-Milan: altra partita da “specchio delle mie brame”, soprattutto Per Montella contro un Udinese che arrivava da 3 ko consecutivi. Per il Diavolo adesso è crisi con 5 punti in 6 gare. Troppo molle al Friuli la formazione rossonera, che oltre il risultato ha perso Bonaventura per problemi muscolari. Del Neri respira e gode dopo 3 ko.
Crotone-Empoli: restano in vita Nicola e i pitagorici. Tre reti di Falcinelli portano i calabresi a 8 punti dai toscani e il poker servito porta il Kroton domenica prossima a Palermo a giocarsi altre chance di Serie A; l’Empoli aspetta invece il Torino. Palladino se n’é andato in punta di piedi con assist e cambi gioco. Dà lezioni all’Empoli che ha venduto Saponara alla Fiorentina sabato e lo ha lasciato a godersi il sole toscano come altri in questo momento di calciomercato. Attenzione: il Crotone ha giocato una gara in meno, anche se l’avversario si chiama Juventus. Una Juventus che però farà visita allo Scida.
IL POSTICIPO
Napoli-Palermo: quando c’è da scalare la classifica il Ciuccio s’inciampa. Non ha chiuso contro il Palermo, che ha fatto più punti in trasferta, non rinvigorita dal nuovo allenatore che si gode il punto beffeggiato da Posavec con un gol da Giallappa’s contro la squadra più prolifica del campionato. Pavoletti buttato nella mischia per cercare di sfondare con la fisicità, mai servito dal trio mignon con un cross alto, sempre con palloni rasoterra che hanno risaltato lo stopper rosanero Gonzales.
Le tre scimmiette contro il livornese? Per adesso non più Pavoloso, ma palloso, mettendo nel mucchio anche la partita di Coppa Italia. Intanto una Fiorentina in pieno rilancio si stoppa contro il Grifone. Sousa perde il terzo confronto con Juric in 4 mesi.
CAPITOLO GENOA
Ripartire dal segnale positivo come ha detto Juric a Firenze. Juric è il più dispiaciuto del naufragio della squadra e da naufrago gli piace raccontare schiettamente come è andata. Immediatamente però le sue parole sono interpretate a uso e consumo dalle onde della critica.
Le parole con il Genoa di mezzo fanno un effetto in bocca e un altro nei timpani. Se tutti quelli che avessero visto Juric in faccia al “Franchi” di Firenze probabilmente non avessero aggiunto sale, pepe e peperoncino alla disanima del croato, si sarebbero dette cose differenti. Qual è del resto il genoano – compreso Preziosi – che non è stato in difficoltà per infortuni, partenze, mercato e risultati?
Juric ha anche detto: “Bisogna essere tosti per far passare questo momento. A fine mercato avremo una squadra solida e lavoreremo per il futuro”. Quest’ultimo passaggio sembra essere interessato poco a dire il vero.
Juric quando parla non pesta i piedi dell’anima di nessuno. Le sue parole non sono moneta spicciola dei chiacchieroni che parlano solo con monete da dieci centesimi. Il Pirata parla soltanto con biglietti di carta da cento. Prossimamente dirà: “Sarò nell’occhio della critica per chi farò giocare tra Palladino e Taraabt”.
È pronto probabilmente a scommettere come quando disse ad ottobre: “Ora si che me la godo. Quando arriveranno i risultati negativi saremo nell’occhio del Grifone, conosco bene la piazza”.
Oggi porte aperte al Pio: dovrebbe esserci anche Palladino. Più che per Don Raffaele, che abbiamo visto bene domenica contro l’Empoli, l’attenzione sarà soprattutto per il Prof. Barbero e la riabilitazione di Veloso, Rigoni, Cataldi e Biraschi. Gli ultimi due potrebbero far parte della gara contro il Sassuolo, gli altri due invece vedono più il Vesuvio la settimana successiva.