Gol di tacco sotto la Nord e marcature che rimarranno scritte nella hall of fame dei Derby della Lanterna. Anche questo è Raffaele Palladino, ultimo acquisto in ordine di tempo da parte del Genoa nella finestra appena conclusa di calciomercato invernale.
Il 32enne attaccante, già capace di collezionare 59 presenze in maglia rossoblu segnando anche 7 reti, si è presentato questo pomeriggio a Villa Rostan.
Queste, riassunte per punti, le sue parole:
- La trattativa è stata un po’ complessa, essendo io sotto contratto con il Crotone.
- Ringrazio la famiglia Vrenna, ho dato tanto a loro e loro sono stati bravi con me.
- Ringrazio anche la famiglia Preziosi che ha fatto in modo che la questione si risolvesse nel migliore dei modi, sono felice perché sono tornato a casa.
- Quando sono arrivato qui al Pio mi brillavano gli occhi, ho ritrovato molti amici e staff che già conoscevo: la sede, il ristorante, i magazzinieri…tutti. È stato un ritorno emozionante.
- Sono bello carico e non vedo l’ora di tornare al Ferraris.
- Io ho provato a tornare qui anche negli anni passati, magari voi non lo sapete ma era un mio sogno che ora si è realizzato.
- Porto il Genoa nel cuore perché in passato mi ha dato tanto, il Ferraris è uno degli stadi più belli e qui tutto è una favola.
- Voglio dimostrare il mio valore in campo e non solo a parole.
- Quando sono tornato in Serie B con il Crotone l’ho fatto per un amico come Ivan Juric, mi sono rimesso in gioco per dare una svolta alla mia carriera: fare un passo indietro me ne ha fatti fare due in avanti. Ora sono un giocatore molto più maturo anche fisicamente, ho avuto tanti infortuni in passato ma ora – facendo gli scongiuri – sto bene da 4-5 anni.
- La cosa importante è aver dato una svolta alla mia carriera: voglio dimostrare di avere ancora tanto da dare alla Serie A.
Palladino ha giocato regolarmente l’ultima gara con la maglia del Crotone domenica scorsa, partita in cui si è distinto con assist e magie:
- Mi ritengo un grande professionista e ho dato tutto anche domenica per il Crotone, pur sapendo della trattativa in corso avevo promesso di dare una mano al mister e alla squadra. Loro sono stati molto bravi con me ed io domenica ho dato veramente tutto, mi fa piacere che questo sia stato apprezzato.
Sul continuo paragone fra Juric e Gasperini:
- Ogni allenatore deve dare un’impronta alle proprie squadre, i due sicuramente si somigliano ma hanno accorgimenti differenti.
- Juric tende sempre a ricercare novità per sorprendere gli avversari.
- I metodi e l’intensità di allenamento invece li rendono simili.
- Sia Gasperini che Juric hanno le loro caratteristiche, Ivan è fantastico dal lato umano e nel tenere sempre unito il gruppo e lo spogliatoio.
Sulla condizione fisica:
- Sto bene fisicamente ed assimilerò quanto prima possibile i metodi di allenamento di Juric.
- Voglio dare una mano alla squadra con massima disponibilità già da domenica: sono motivato, carico e determinato.
Sulla squadra in generale:
- Ho registrato e riguardato tutte le partite de Genoa, Simeone è davvero forte, mette anima e cuore nelle partite e vuole arrivare molto in alto; ci riuscirà sicuramente.
Sul derby:
- So che qui è magico, darò tutto per questa maglia e so che ce ne sono stati di belli
- Meglio però pensare a Domenica contro il Sassuolo, quando ci sarà il derby faremo di tutto per portare a casa la vittoria.
Sul gioco di Ivan Juric:
- Il gioco di Juric diventa determinante negli ultimi 25 metri, lui sa che io posso dargli la qualità di cui ha bisogno in quelle zone di campo.
- Conosco tutto di lui e dei suoi metodi di allenamento, ora bisogna trovare i meccanismi giusti per entrare in questa squadra.
- Juric conosce le mie caratteristiche e io conosco i suoi metodi ed il suo gioco, non c’è bisogno di parlarne e mi ha convinto a venire qui: bastava poco per convincermi a dire il vero, sono qui a braccia aperte.
- Sa quel che vuole e quando lo vuole lo ottiene, cura tutto nei minimi dettagli. L’anno scorso per me è stata una sorpresa incredibile e diventerà uno dei migliori allenatori in Italia in breve tempo. Ha grandi qualità, soprattutto umane.
- Sono qui per dare una mano a lui e alla squadra.
- Dare tutto sempre, anche in allenamento.
Sul suo contratto e la presunta clausola per un ruolo in società:
- Io sto bene e voglio giocare ancora. Sei mesi con un’opzione per l’anno prossimo, ancora da giocatore. Parlerò a tempo debito con la società.
Sull’esperienza di Parma, terminata con il fallimento e la retrocessione:
- Delusione calcistica ed economica, dispiace che ci debba essere davvero qualcuno che debba controllare queste cose: non dovrebbe succedere, ne pagano le conseguenze più i calciatori che i dipendenti, che sono rimasti senza stipendio. Ho messo un punto e sono andato a capo, mi resta dentro questa storia.
DI SEGUITO L’AUDIO DELLA CONFERENZA STAMPA: