Domani partirà la 23esima giornata di Serie A e con questa partita vogliamo incominciare una nuova rubrica incentrata sulle curiosità che accompagneranno ogni singola sfida. Andremo in ordine di tempo partendo da Bologna-Napoli, unico anticipo del sabato.

Partiamo anzitutto con la classifica che anticipa questa nuova giornata di campionato:

Foto tratta dal sito Diretta.it
Bologna-Napoli: ultima chiamata per non perdere il treno scudetto. Nella giornata in cui la Juventus apre le porte all’Inter, una delle uniche tre squadre capaci di sconfiggere i bianconeri nel girone d’andata assieme a Milan e Genoa, i partenopei dovranno contenere un Bologna in ripresa (7 punti nelle ultime tre partite). Per contro, la squadra di Sarri è quella ad aver realizzato sin qui più reti (48, per una media di 2,1 gol a partita) e mette a segno almeno due gol da quattro trasferte consecutive. Anche per questo motivo si dovrebbe assistere a una sfida particolarmente frizzante, che negli ultimi otto scontri diretti ha prodotto sempre almeno tre reti. All’andata finì 3 a 1 per i partenopei.

Milan-Sampdoria: i blucerchiati non sono la miglior cura per la crisi rossonera. All’ora di pranzo di domenica si accenderanno le luci a “San Siro” e Vincenzo Montella ritroverà davanti la sua Sampdoria, reduce dalla vittoria interna contro la Roma. Il Milan punterà ai tre punti per rilanciare un campionato che adesso lo colloca fuori dall’Europa visto che il quinto posto dista tre lunghezze. La Sampdoria, dal canto suo, proverà a rispolverare le foto di alcune vittorie storiche alla Scala del Calcio, ultima delle quali risalente al 2012. Ad oggi la formazione di Giampaolo non vince lontano dal “Ferraris” da dieci giornate e andrà a far visita alla nuova squadra di Ocampos e Deulofeu, arrivati provvidenzialmente a sostituire Niang e Bonaventura. La sfida del girone d’andata terminò con la vittoria esterna del Milan per 1 a 0 (gol di Bacca).

Le partite della domenica pomeriggio saranno invece cinque. Chievo-Udinese metterà di fronte due formazioni entrambe vittoriose nell’ultima giornata, chi espugnando l’Olimpico biancoceleste, chi sconfiggendo il Milan tra le mura della Dacia Arena. Veneti e friulani, oltre a condividere lo stesso numero di punti (28) e il centro classifica, hanno in comune anche le statistiche: entrambe le squadre infatti hanno all’attivo 8 vittorie, 4 pareggi e 10 sconfitte. All’andata i clivensi furono capaci di vincere in extremis in casa dell’Udinese aprendo una crisi di risultati che avrebbe portato, tre giornate dopo, all’esonero di Beppe Iachini e alla chiamata di Delneri. Adesso vige l’equilibrio di un centro classifica che potrebbe regalare ancora qualche sussulto.

Si proseguirà con Empoli-Torino: Mihajlovic dovrà riattaccare la spina a un Torino che rischia l’eutanasia calcistica dopo aver perso terreno dall’ottavo posto a causa della vittoria della Fiorentina contro il Pescara nel recupero di mercoledì scorso. Di fronte i granata troveranno però un Empoli voglioso di riscattare tra le mura casalinghe il capitombolo di Crotone: da non sottovalutare come i toscani siano stati capaci, in cinque degli ultimi sei incontri contro il Torino, di mantenere la porta inviolata. Oltretutto gli ultimi tre scontri diretti giocati in Toscana hanno sempre dato la vittoria alla formazione di casa, prima nell’era Sarri e poi in quella Giampaolo.

In contemporanea il “Ferraris” si tingerà di rossoblu e accoglierà il Sassuolo. Gli emiliani, vittoriosi all’andata per 2 a 0, troveranno un Genoa in lieve ripresa grazie ai due pareggi con Fiorentina e Crotone. Le partite tra rossoblu e neroverdi non sono mai banali in zona gol, soprattutto perché le statistiche parlano di almeno tre gol in 5 delle ultime sei partite che hanno messo di fronte le due formazioni. Il Sassuolo è la quarta peggior difesa del campionato dopo Palermo, Crotone e Cagliari, tuttavia il ritorno di uomini chiave come Berardi sta restituendo a Di Francesco una buona continuità di risultati, stoppata solamente dal KO interno con la Juventus. Il Genoa ha dalla sua parte il buon secondo tempo di Firenze e i primi interessanti feedback dalla appena conclusa campagna acquisti: sarà sfida tra concorrenti per la scalata al centro classifica, con i rossoblu che dovranno cercare la vittoria casalinga dopo più di un mese e mezzo di digiuno.

Oltre all’impegno del Genoa col Sassuolo, che verrà approfondito anche domani nella rubrica “Statisticamente”, il pomeriggio di domenica avrà in programma anche Pescara-Lazio e Atalanta-Cagliari, partite che si disputeranno a distanza di chilometri ma che metteranno a stretto contatto biancocelesti e orobici. In classifica la Lazio si trova al quinto posto con 40 punti mentre l’Atalanta occupa il sesto con un punto di ritardo. Gasperini, nono in classifica per rendimento casalingo, affronterà Rastelli, penultimo per rendimento in trasferta con 4 punti raccolti in undici partite e soli 7 gol segnati lontano dal Sant’Elia.
Piccola nota statistica: il Cagliari non vince in trasferta da Inter-Cagliari del 16 ottobre 2016, mentre l’Atalanta, oltre a non aver mai pareggiato a Bergamo in questo campionato, vince in casa il 70% delle volte.

All’Adriatico di Pescara invece, dove ancora fresche sono le ferite della doppietta del viola Tello, la Lazio di Simone Inzaghi dovrà dare continuità alla vittoria contro l’Inter in Coppa Italia. Una vittoria che in parte ha già ridato morale all’ambiente dopo la mini crisi dei capitolini avviata dalle sconfitte con Juventus e Chievo. Malgrado tutto, i biancocelesti rimangono una delle migliori squadre per rendimento esterno con 15 punti in 10 partite; al contrario, il Pescara non ha ancora vinto in casa in questo campionato, eccezion fatta per la vittoria a tavolino col Sassuolo. Senza quei tre punti, gli abruzzesi di Massimo Oddo condividerebbero col Palermo la statistica di un solo punto conquistato in casa.

La 23esima di campionato si chiuderà coi due posticipi, il primo dei quali tra Palermo e Crotone. Non invidiabili i numeri che lo accompagnano, ma sicuramente molte le motivazioni che spingeranno la sfida del Barbera su binari interessanti. In casa dei rosanero si deciderà molto del futuro delle due formazioni, perché oltre a trattarsi di uno scontro diretto per quella che ancora si vorrà chiamare “lotta salvezza”, sarà un crocevia importante anche per le altre formazioni vicine al terzultimo posto occupato proprio dal Crotone di Davide Nicola, squadra che ha racimolato (esattamente come il Palermo) 7 punti nelle ultime sei partite, uno dei quali a Genova contro il Genoa.
Il Palermo, dal canto suo, non ha ancora vinto in casa e dovrà cercare di porre fine a un digiuno che dura dal 15 maggio 2016, quando i rosanero vinsero 3 a 2 contro l’Hellas Verona già retrocesso.

Chiudiamo questa rassegna con il big match della giornata, Juventus-Inter, forse l’ultimo treno per riaprire il campionato in chiave scudetto. La Juventus vince in casa da 27 partite consecutive, ma l’Inter non perde da sette partite e ha conquistato nove punti nelle ultime tre fuori casa. La partita contro la squadra di Allegri arriva per l’Inter di Pioli nel momento chiave della stagione, quando l’aggancio al terzo posto valido per la Champions sembra essere quasi completato grazie ai recenti passi falsi di Napoli e Roma. Non sarà tuttavia semplice complicare i piani della Juventus, il cui innovativo 4-2-3-1 ha già dato ottimi risultati contro Lazio e Sassuolo. Alla formazione bianconera mancano per altro risultati nella casella delle X: o si vince oppure si perde, come accaduto già quattro volte in questa stagione.

Pioli dovrà mantenere l’equilibrio tattico costruito negli ultimi due mesi e sfruttare al meglio il suo jolly Icardi, a secco di gol con il Pescara ma ancora in piena corsa per la scarpa d’oro. Il tutto senza dimenticarsi che l’attaccante argentino, quando vede bianconero, s’infiamma: già sette le reti rifilate alla Vecchia Signora, come titolava stamane anche La Gazzetta dello Sport.