La 5° giornata di ritorno va in archivio senza nessun ruggito: un vuoto a vendere. Juventus, Roma, Napoli, Inter e Atalanta, ovvero quelle che si giocano la Champions e l’Europa League futura, hanno vinto agevolmente contro Cagliari, Crotone, Genoa, Empoli e Palermo. A testimoniare tutto le 14 reti realizzate e l’unica incassata.
Un passo indietro di due settimane quando alla terza di ritorno qualcuno si era illuso che fosse ritornato il campionato più bello (non del Mondo) sia in testa che in coda con le vittorie della Samp sulla Roma, dell’Udinese sul Milan e il pareggio del Palermo a Napoli.
La bellezza dell’ultima giornata giocata è che Gasperini fa sognare Bergamo vincendo a Palermo per 3 a 1. Nessun limite per Gasp e gli orobici alla 5 vittoria su sette gare. Quarto risultato utile consecutivo e quarto posto in classifica alla pari con l’Inter. Le ambizioni della Dea spiegate da Gasperini anche lui senza limiti: «Abbiamo delle avversarie che giocheranno le coppe (Juventus, Roma, Napoli, Lazio e Fiorentina, ndr) e potrebbero stancarsi un po’ di più». Perfetta la sua macchina da corsa con Papu Gomez che trascina i giovani orobici nel G&G: Gasperini Gioco e Gol.
L’altra faccia è quella di Nainggolan: i grandi campioni rispondono in campo alle polemiche trascinando la Roma al successo contro il Crotone abbattendolo con una rete. L’Inter non ha fatto fatica ad abbattere le polemiche contro la Juve colpendo un Empoli quasi inerme.
Senza dimenticarsi della Pipita juventina a Cagliari, nel mezzo della classifica rocambolesco il 5 a 3 del Torino contro il Pescara nella gara delle “papere” e la fantozziana settimana del Bologna, che dopo aver incassato 7 gol dal Napoli e perso in 11 contro 9 contro il Milan in settimana ha incassato tre reti dalla Samp, che con la mente sgombra può diventare la mina vagante del campionato. Donadoni si attacca al rigore inesistente raccomandato all’arbitro dal sesto addizionale Marinelli Livio di Tivoli, 10 gettoni di presenza in serie B, che conferma la poca utilità del 5° e 6° addizionale, con il primo in viaggio per il gettone di presenza dalla serie A (non conteggiato da Rizzoli alle Iene nel guadagno per gli arbitri della Can A) e il secondo per un viaggio diciamo “premio”, anche se la prima gara in B è stata diretta nell’agosto scorso.
Lazio Milan prova di maturità con i capitolini spreconi e Montella con il “falso nueve”, motivo per cui riceverà telefonata da Berlusconi essendo andato in gol all’85° solo per una giocata di Suso. Da oggi, domani e dopodomani, speriamo, tre giorni da Leoni per le squadre impegnate in Europa. Tutte le sere calcio in Tv per una settimana.
Capitolo Genoa. In questa giornata chi ti vuole bene “ti ha a cuore”. Del Grifo però ne abbiamo parlato già ieri, lunedì 13, visto il bollettino medico su Gentiletti e Veloso. Da oggi a caccia delle novità tattiche che studia Juric.
Il tecnico cerca una nuova dislocazione dei calciatori sul terreno di gioco con compiti singoli e collettivi che dovranno integrarsi. Il telaio guida dovrebbe essere sempre lo stesso sul quale dovranno essere applicati più che procedimenti accorgimenti tecnico tattici per consentire lo svolgimento efficace di azioni di attacco e difesa.
Sarà una settimana che al nuovo sistema di gioco di Juric verrà attribuito un esagerato valore tattico, addirittura determinatamente per i successi della squadra. Juric soprattutto senza Veloso cercherà una particolare distribuzione degli uomini sul terreno di gioco. Condizione importante che dovrà corrispondere alle caratteristiche generali tecnico-tattiche dei calciatori in rosa.
È solamente una patologia calcistica quella dei numeri tattici di chi segue il calcio da fuori: addetti ai lavori e tifosi. Giocare con una o più punte, con due o tre centrocampisti, con il libero in linea o alle spalle dei difensori non ha un significato determinante per quanto riguarda lo sviluppo e il perfezionamento delle fasi di possesso o non possesso, una volta chiamate difensive o offensive.
Importante e determinante per il Genoa oltre trovare lo schieramento sarà il modo di muoversi e i rapporti che dovranno stabilirsi senza un metronomo tra i singoli calciatori in relazione all’uomo in possesso del pallone e al conseguente comportamento degli avversari: Juric domenica prossima non penserà all’astrazione teorica ma ai punti.
Per i genoani domenica deve iniziare un vuoto a rendere, quello visto nel girone di andata dal band Juric.