In parte se ne è già fatto accenna questa mattina nell’editoriale di Lino Marmorato: la partita tra Genoa e Bologna non è una sfida che mette di fronte due formazioni in ottimo stato di forma. Il Genoa non vince da due mesi e mezzo, da quel fatidico 15 dicembre quando si recuperò Genoa-Fiorentina; il Bologna, dal canto suo, non conquista i tre punti dal 22 gennaio scorso quando si impose per 2 a 0 sul Torino.
Un dato particolare accompagna le sfide tra liguri e felsinei negli ultimi anni di Serie A. Nelle ultime sette sfide, dal 2013 ad oggi, tra le due squadre non si sono mai segnati negli scontri diretti più di due gol. E non finisce qui: per chi si intenda di scommesse e schedine, sempre nelle ultime sette partite, la tendenza costante è stata quella del “No Goal”, ovvero sia almeno una delle due squadre non ha mai messo a segno una rete. E’ accaduto l’anno scorso quando il Bologna espugnò il “Ferraris” con una rete di testa di Rossettini e stesso copione, a parti invertite, lo si è rivissuto nella gara d’andata, vinta dal Genoa con gol di Simeone.
Quella partita non soltanto coincide con l’ultima vittoria in trasferta del Vecchio Balordo, bensì anche con l’esordio in maglia Genoa di Ninkovic. Domani l’esterno serbo potrebbe non essere della partita se si fa riferimento alle parole di Mandorlini in conferenza stampa (clicca qui per ascoltarle), ma sicuramente il giovane calciatore in rossoblu potrebbe dimostrare ancora molto: ecco perché, infortuni o acciacchi a parte, questat’ultima parte di stagione risulterà molto importante.
Ritornando però ai dati, e specialmente a quelli del Genoa, il numero dei gol subiti (40) è diventato estremamente negativo. Mandorlini non aveva mancato, alla presentazione ufficiale, di ricordare come i rossoblu fossero una delle migliori difese del torneo. Poi qualcosa è andato deteriorandosi e oggi ci si trova di fronte a statistiche diverse. In casa, malgrado l’ultima sconfitta col Sassuolo (0-1), i numeri sono meno deficitari: il Genoa rimane infatti la sesta difesa della Serie assieme ad Atalanta e Sampdoria.
Mandorlini, lavorando sulla fase difensiva, potrà mantenere su buoni livelli anche questo dato che sicuramente va in controtendenza col momento del Genoa ed evidenzia – se ne ce ne fosse ancora bisogno – che nonostante tutto al “Ferraris” il Genoa gioca un calcio diverso e incassa meno reti. Il Genoa infatti ha subito soltanto una volta almeno due reti casalinghe ed è accaduto con Crotone e Palermo: domani, contro una delle squadre meno prolifiche lontano da casa (il Bologna è infatti il 14esimo attacco in trasferta del campionato), il compito sarà di fare attenzione a non capitolare alla prima occasione. Su questo Mandorlini ha comunque dichiarato di aver lavorato tutta la settimana cercando di non stravolgere troppo il credo tattico che Juric aveva trasferito ai rossoblu.
Per chiudere varrà la pena dire ancora che il Bologna, capace di segnare soltanto 23 reti in tutto il campionato (4 in meno del Genoa), ha trovato in Dzemaili il miglior marcatore di stagione fino ad ora con 6 reti segnate (il 23% di quelle totali), circostanza che lo vede più decisivo di Destro e Verdi, due delle punte di diamante dei felsinei, oggi rientrate in gruppo a disposizione di Donadoni nonostante i problemi fisici delle ultime due settimane.