Ieri sera finita la conferenza stampa di Preziosi a Telenord abbiamo fatto un riassunto (clicca qui per leggerlo). Oggi vi proponiamo sotto forma di audio le parole integrali del Presidente perché ognuno, ascoltandole, possa interpretarle e vestirle a modo suo a patto che ci si renda conto di quanto potrà essere difficile il futuro del Grifone.

 

Problema che potrebbe interessare poco perché i genoani potrebbero pensare di riempire con la loro passione, già dimostrata in altri momenti terribili della sua storia, anche il campo del Ligorna, del Borgoratti, del Molassana. In tutta questa passione bisogna ricordarsi che viviamo nel 2017 e molti di coloro che hanno viaggiato per i campi periferici della C, hanno passato l’anta in abbondanza.

D’accordo, in questa stagione brutta non ne è andata una giusta, tuttavia lo scoramento del Joker deve preoccupare. Non ne ha più voglia e lascerebbe subito Pegli. In molti hanno interpretato le sue parole, quelle che dicono chiaramente che vuol vendere, ma lo hanno fatto senza chiedersi a chi vendere.

Lo scorso anno la differenza dalla zona rossa era di 4/5 punti e con il lavoro di tutti la navicella rossoblu è stata portata fuori dalle onde e dopo contestata. Quest’anno la differenza di punti in classifica è di 14 e qualcuno pensa giustamente già salvo il Genoa. Bene: a questo punto bastava aspettare due o tre gare, mancandone 10 alla fine, e dopo fare la contestazione chiedendo – e chiedendosi – cosa si vuole da Preziosi.

Lo sfogo del Presidente non era rivolto a  chiedere nessun armistizio ma puntava sul far ragionare per il bene del Vecchio Balordo. Preziosi ha detto che è pronto a vendere subito facendo anche uno sconto importante ma di non avere nessuno che vuole comprare.

La verità, di solito, è brutta: perciò non ha una folla di adoratori“.

Adesso, senza un compratore serio, sarà meglio ragionare non su quanti anni ha giocato il Genoa in Serie A ma sul suo futuro.

E dovrebbero ragionare anche i club, in particolare quelli che annunciano con comunicati di non voler nessuno dell’attuale Genoa alla propria Festa. Bastava non invitarli oppure, siccome il Genoa è passato, presente e futuro, invitare qualche altro personaggio, invece di scatenare una pubblicità “regresso” e non progresso.

Stamattina non abbiamo visto l’allenamento. Noi non c’eravamo, ma sappiamo che la partenza della Freccia rossoblu destinazione Lombardia è avvenuta alle ore 10.15 accompagnata dalla Polizia in tenuta anti-sommossa. Anche se ci fossimo stati non avremmo utilizzato l’Iphone per documentarvi un’altra brutta fotografia in bianco – e molto nero – del presente rossoblu. La speranza è di colorarla già da sabato prossimo.