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Provaci Vecchio Balordo!

Non è un pesce d’Aprile!

Non sarà un settebello come l’Inter alla 9a giornata di campionato ma Mandorlini deve provare a fermare l’Atalanta di Gasperini.

Mandorlini dopo due mesi sulla panchina del Genoa deve aver tratto delle conclusioni e non sappiamo se continuerà, visti gli allenamenti a porte chiuse, a giostrare con prudenza o se invece cercherà di mettere la fase offensiva in condizione di offendere la Dea.

Mandorlini avrà preparato la gara sui difetti dell’Atalanta come ha fatto Pioli. Non siamo impazziti, con tutte le differenze tra le due rose a disposizione.

Innanzitutto domani pomeriggio non bisognerà sbagliare approccio alla partita, non sarà messo in campo un undici poco congruente.

La difesa a 4 potrebbe essere importante per mettere sugli esterni un 2 contro uno contro quelli di Gasperini.

Le corsie laterali potrebbero essere la chiave della gara. Contro Gasperini se si presenterà il Genoa del Derby e del Milan sarà preso a pallonate considerate le marcature a uomo e a pressione da parte di tutti i nero azzurri bergamaschi.

Gli esterni bergamaschi Gomez e Kurtic pur giocando da ali in possesso pallone cercheranno di accentrarsi.

Mandorlini deve accettare la sfida e chiedere ai suoi un costante pressing offensivo senza rintanarsi nella propria metà campo. Mandorlini dovrà mettere in campo qualcuno che si muova da mediano vicino ai due centrali di difesa cercando di liberare l’area. La strategia tattica di Gasperini la conosciamo, stare il più alti possibile accettando l’uno contro uno in ogni zona del campo. Il Genoa dovrà approfittare degli errori bergamaschi nei tempi di uscita. Altra operazione per mettere in crisi la Dea sarà il trequartista sempre sofferto dall’ex tecnico genoano.

Sul lavoro di Mandorlini nelle prossime due gare si faranno delle valutazioni oltre che sul lavoro del tecnico anche sulla credibilità che ha avuto l’allenatore per migliorare la squadra. Anche noi probabilmente in queste due settimane di sosta abbiamo dato troppo risalto all’aspetto tattico che potrebbe essere non fondamentale come il rapporto tra tecnico e spogliatoio.

Il problema di tutto Genoa, senza escludere nessuno, senza tenere conto della classifica che domani non conterà saper perdere, bisogna anche saper provare a vincere. Tutto dovrà accadere già dentro lo spogliatoio.

Mandorlini si affiderà all’ordine logico delle cose. Il Genoa domani ha bisogno di fase offensiva, di gusto di giocare, di correre perché dalla parte opposta di Lamanna c’è una porta.

La domanda potrebbe essere: come si batte l’intensità della Dea di Gasperini? Probabilmente con questo Genoa non si batte con l’intensità, probabilmente con un passaggio in più veloce, dosato ben dosato e se staranno tutti più vicini sarà più facile.

La formazione come detto ieri sera nella rubrica dal Pio Signorini non è certa, aspettiamo la conferenza stampa del tecnico per cercare di capirne di più, non tanto per quanto riguarda il modulo ma per la strategia tattica che vorrà opporre al G&G in auge che vuole l’Europa.

ATALANTA

Arriva al Ferraris una delle più belle sorprese della Serie A, che continua ad esserlo anche a 9 giornate dal termine.

Per i genoani non dovrebbe essere una novità, tutti conoscono il G&G: gioco, gol, Gasperini. Non sono i moduli e la qualità a far vincere l’Atalanta, bensì la tranquillità dell’allenatore, serenità che viene trasmessa ai giocatori.

La Dea ha sbagliato in questo campionato una sola partita, oltre quelle iniziali, proprio quella contro l’Inter. È stata punita perché andata nel pallone per un filo di presunzione nella gestione della gara alla vigilia ed in campo senza nessun paracadute difensivo. Le batoste per le squadre di Gasperini sono state sempre salutari.

Contro il Pescara, l’ultima gara, Gasperini ha confermato che cambiando suonatori la musica non cambia. Ha rinunciato a quattro titolari come Berisha, Conti, Kurtic e Kessie per infortuni, squalifiche ma anche scelte tecnico-disciplinari come quelle nei confronti del centrocampista ivoriano.

Tra i record della Dea (55 punti) in questa sosta Gaspe si è tolto la soddisfazione di mettere la freccia sul Milan e di continuare a spaventare le milanesi e la Lazio a caccia dell’Europa League.

Gasperini gioca con la difesa a tre con due terzini adattati come difensori centrali esterni che hanno le giuste caratteristiche e di piede per giocare sugli esterni.

Il modulo base è il 3 4 1 2 che si modella di partita in partita a seconda di quello che è l’avversario che si affronta. Ne sapeva qualcosa il Genoa di Juric. Questa è la forza del Gaspe la duttilità tattica in corso d’opera.

Il gioco dell’Atalanta sfocia quasi esclusivamente sulle corsie laterali. L’azione parte da dietro con uno dei due centrali che cercano lo scambio con l’esterno di riferimento, la mezz’ala ed anche l’ala. I famosi triangoli o rombi mobili di Gasperini che danno al portatore di pallone la possibilità di avere molte opzioni di transizione della sfera.

L’obiettivo del gioco sulle corsie laterali è quello di mettere in difficoltà gli avversari a prescindere che giochino a uomo o a zona cercando l’opportunità tramite cross in area dove staziona la prima punta (Petagna) e a turno uno dei centrocampisti che si inserisce da dietro.

Gomez e i suoi movimenti tra le linee e la carta per cercare scompiglio con tiri da fuori e dribbling.

L’organizzazione atalantina è il punto di forza, oltre alle marcature a uomo sbagliano raramente a scalare, poi un pressing forsennato e alto per cercare subito il recupero del pallone e ripartire velocemente.

Al G&G atalantino bisogna aggiungere, rispetto al periodo rosso blu, che si stratta di una delle squadre che sfrutta meglio i palloni inattivi a favore.

La formazione: indisponibile solo Dramè: Gollini, Toloi, Caldara, Masiello, Conti Kessie, Freuler, Spinazzola, Kurtic, Petagna, Gomez

Arbitro: Gavilucci di Latina, 1979, arbitro dal 1994, in serie A dal 2014/2015 30 gare in serie A, 11 rigori e 6 espulsi nel tabellino generale.

In stagione 12 le gare dirette, 10 vittorie casalinghe, 2 pareggi. 5 rigori concessi uno contro il Grifone a Reggio Emilia contro il Sassuolo e un rosso sventolato sempre nella stessa gara a Veloso. Mai diretto l’Atalanta in stagione.

In carriera, con il Grifo 2 vittorie e 2 sconfitte, con la Dea 2 vittorie e 2 pareggi.

1 assistente Giallattini di Roma, 2° Vuoto di Livorno, 4° Pegorin di Latina, 5° Mariani di Aprilia, 6° Di Paolo di Avezzano

Diffidati Genoa: Orban, laxalt, Cofie, Pinilla. Atalanta: Conti, Freuler, Gomez, Kessie.

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