Izzo a centrocampo e Rubinho in porta da titolare dopo aver giocato l’ultima partita ufficiale, con la maglia della Juventus, il 18 maggio 2014 in un Cagliari-Juventus dove entrò al minuto 53′. Queste le due novità nell’undici schierato da Mandorlini.
Il Genoa si dispone in campo con un 3-5-2 con Izzo vertice basso a tenere d’occhio fin nella metà campo avversaria Kurtic. Rigoni e Ntcham a fargli da “scudieri” nel difficile compito di playmaker e vertice basso. L’Atalanta invece si dispone con un 3-4-1-2 molto propositivo sulle fasce con Spinazzola e Conti, cercando una manovra che tende a lasciare molto bassi Lazovic e Laxalt. Da segnalare Gomez attivo a destra – anziché a sinistra – con Gentiletti in marcatura e non Munoz.
Un tiro di Rigoni al minuto 7′ è la prima vera occasione da segnalare nell’economia del match: tiro di controbalzo a Berisha battuto che esce di pochi centimetri. Al quarto d’ora rispondono i bergamaschi con un bel suggerimento di prima da parte di Gomez per Kessié che cerca un pallonetto su Rubinho e mette in apprensione la difesa del Genoa, poi brava a disimpegnare. Al 17′ tiro a giro di destro da parte di Simeone, ma palla larga che si spegne sul fondo.
Al 23′ disimpegno sbagliato della difesa rossoblu: Kessié vince il contrasto con Izzo e si lancia verso la porta, ma Rubinho è bravo a tenere la posizione e respinge in angolo. Azione che fa da preludio al gol dell’Atalanta: rovesciata di Conti su traversone dalla destra di Kurtic. Vantaggio della formazione orobica al 24′ (e al 25′ ammonizione per Rigoni che trattiene Freuler, ndr).
Alla mezz’ora rigore per l’Atalanta: Papu Gomez sfrutta l’occasione dagli undici metri. Il rigore era stato procurato da Burdisso per fallo su Petagna. Il Genoa progressivamente è andato abbassandosi dopo le due buone occasioni di Rigoni e Simeone e l’Atalanta ne ha subito approfittato.
Partita che dopo il raddoppio nerazzurro procede senza troppi sussulti, col Genoa che gioca di sponda e lanci lunghi nel tentativo di superare le linee avversarie. A fine primo tempo fischi per i rossoblu, chiamati a ribaltare un 2 a 0 ospite quasi mai messo in discussione.