Terminata l’udienza bis a Roma per il processo calcio scommesse legato all’Avellino, le richieste non sono state modificate, né per il club irpino né per i calciatori coinvolti. Anche per il rossoblu Armando Izzo rimane dunque pendente una condanna a sei anni di squalifica e un’ammenda da 20mila euro.
La sentenza di primo grado è attesa all’inizio della prossima settimana, forse già lunedì o al massimo nella giornata di mercoledì. Molto dipenderà anche dalla valutazione che i giudici daranno al castello accusatorio, che già il 3 marzo scorso l’avvocato De Rensis ci spiegò in esclusiva essere “senza fondamento” (clicca qui per approfondire).
Attraverso le pagine di Irpinianews.it, si legge poi che
“al dibattimento hanno partecipato Armando Izzo, già presente a marzo, e Fabio Pisacane che hanno reso le rispettive dichiarazioni spontanee. “Com’è possibile che io faccia un accordo con un criminale del genere? Ho chiesto io di non giocare”. Secca e concisa la dichiarazione del difensore del Genoa difeso dall’avvocato Antonio De Rensis (“La Procura non ha alcun elemento probatorio che possa distruggere la carriera del mio assistito”) e seguito a distanza dall’agente Paolo Palermo“.