Al Pio Signorini ripasso con ritorno al passato attraverso partitelle e giochi di posizione per la ricerca della superiorità numerica. Importante non passare il pallone orizzontalmente tanto per mantenerne il possesso, quanto creare superiorità dietro ogni linea di pressione cercando giocatori liberi tra le linee.
Il gioco di Juric non è passarsi il pallone tanto per farlo ma deve avere uno scopo. Muovere il pallone e cercare l’uomo libero per saltare la struttura difensiva avversaria cambiando il gioco nel lato debole con l’avversario tutto portato a giocare e sovraccaricando dove ci sono più “nemici”.
Il gioco di Juric è fondato su una filosofia tattica ben precisa. Dal punto di vista di gioco, i numeri cambieranno spesso in corso di gara. Se si vuol parlare di un sistema di base alla Juric con i calciatori che devono cambiare spesso posizione si può dire, con il ritorno di Veloso, di un 4-1-4-1, presentato staticamente ad inizio gara con un 3-4-3.
Peccato che il ritorno di Juric sia macchiato dalla mancanza di Izzo, importante pedina per trovare la superiorità numerica nelle ripartenze.
Chi lo sostituirà? Biraschi o l’usato non tanto sicuro nelle ultime gare di Gentiletti o Orban? L’altro dubbio rimane Hiljemark o Cataldi. Favorito lo svedese che si è allenato tutta la settimana con il Pirata.
Domani in conferenza stampa Juric, con la sua sincerità, chiarirà non tutto ma qualcosa.
Capitolo Lazio. A Formello si è svuotata l’infermeria: ieri era toccato a De Vrij, oggi a Biglia, in dubbio rimane solamente Lulic che al “Ferrario” sarà più in panchina che in campo. Inzaghi, pungolato anche da Lotito dopo le alchimie tattiche contro il Napoli, tornerà al 4-3-3 con Keita titolare.