Dopo l’esilio in quel di Arenzano o in giro per i campi, dopo 52 giorni a guardare calcio e metodologie di lavoro di altri allenatori, oggi pomeriggio sono iniziati i cento giorni di Juric come Napoleone Bonaparte dopo il ritorno dal confinamento all’isola d’Elba (clicca qui per rileggere la conferenza stampa).
Colpo del Pirata che ha portato in conferenza stampa Burdisso e Rigoni per urlare contro il cielo. La stessa “Urlando contro il cielo” che era dell’album di Ligabue “Lambrusco, coltelli, rose & pop corn”. Nel giorno in cui ritorna a parlare anche Ligabue dopo l’operazione alle corde vocali, anche a Villa Rostan si è tornata in qualche modo a sentire una voce familiare.
in chiave Genoa, rivisitando l’album, potremmo parlare di “Bianco amaro, coltelli, rose & focaccia”.
Urlando contro il cielo: “Come vedi sono qua: monta su, non ci avranno finché questo cuore non creperà …Il patto è stringerci di più prima di perderci. Forse ci sentono lassù…Urlando contro il cielo”. Urlando contro il cielo, guardando la classifica. Urlando contro il cielo, con Burdisso e Rigoni, per tutte le malignità sono state dette dopo Pescara.
Urlando contro il cielo per dimostrare che non ci sono divisioni nelle viscere del Pio Signorini. Urlando contro il cielo a caccia della vittoria. Urlando contro il cielo perché si vuole giocare il campionato fino all’ultima giornata. Urlando contro il cielo anche perché il Vecchio Balordo non ha tutor, come riconfermato dopo la sentenza di Izzo, e deve fare tutto da solo.
Dopo la conferenza “tutti per uno uno per tutti” del pomeriggio, la formazione che affronterà la Lazio è quasi secondaria, motivo per cui riconfermiamo quella di stamattina (clicca qui per vederla) con Ntcham in prima fila rispetto a Hiljemark e Cataldi per fare da spalla a Veloso.
Di fronte a tutti questi urli, la 32° giornata di campionato bisogna colorarla di rossoblu a quarti. E il Vecchio Balordo domani, urlando contro il cielo come promesso da Juric, dovrà proporsi sempre con le stesse modalità: possesso pallone, copertura degli spazi, marcature arcigne, presa delle corsie laterali, pressing alto, contrattacco veloce. Il tutto per andare avanti e divertire, per risentire la Gradinata Nord e tutti tuonare: “Vi vogliamo così”.
Da Roma invece non si registra nessuna novità: confermato il 4-3-3 di Inzaghi alla caccia del record di vittorie in trasferta, in possesso ad oggi di Stefano Pioli. Arbitrerà Maresca di Napoli.
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