Genoa-Lazio si prospetta, questo pomeriggio, una partita tutt’altro che banale. La formazione rossoblu, fresca di cambio alla guida tecnica, si è presentata coi senatori in conferenza stampa e ha fatto capire che venderà molto cara la pelle contro la Lazio.
La formazione biancoceleste invece farà visita nella tana del lupo, in quel “Ferraris” dal quale non esce coi tre punti dal gennaio 2011. Dal punto di vista statistico e dei precedenti, la sfida sorride al Genoa.
Simone Inzaghi, che la grafica sottostante rileva come il terzo miglior allenatore per media punti in trasferta di questo campionato (1,87 punti a partita, ndr), si presenterà a Genova con alcuni recuperi importanti, da Biglia a De Vrij, che mancando col Napoli avevano acuito il divario tecnico tra biancocelesti e partenopei. Oltretutto la Lazio giocherà conoscendo anticipatamente il risultato del derby di Milano che metterà di fronte altre due pretendenti al quarto posto occupato attualmente dai capitolini.
Questo dato non sarà da sottovalutare a livello di motivazioni: il Genoa lotterà per chiudere il capitolo salvezza, la Lazio per provare a giocare con gli incroci pericolosi delle due milanesi e dell’Atalanta, impegnata con la Roma e priva di Gomez squalificato.
I numeri che accompagnano la Lazio sono indicativi dell’ottima stagione intrapresa dagli uomini di Inzaghi: quarta squadra in Serie A per punti fatti in trasferta (28 su 60, ndr) e seconda miglior squadra del torneo per numero di sconfitte in trasferta (3) dopo il Napoli.E proprio lontano dall’Olimpico la Lazio sta trovando una grande continuità di risultati, tant’è vero che i biancocelesti non perdono in trasferta dal 22 gennaio contro la Juventus e sono alla ricerca di quei tre punti che le potrebbero permettere loro di eguagliare il record di vittorie (9) della stagione 2014/2015 quando Pioli sedeva in panchina.
Il Genoa non sarà avversario facile. Al di là del come potrà disporsi in campo, ritroverà Veloso in mezzo al campo e darà filo da torcere a una squadra che quest’anno è senza dubbio da considerare una big del campionato. E Juric e i rossoblu, almeno sino alla disfatta col Palermo, avevano dimostrato di avere moltissimo pelo sullo stomaco quando si trattava di giocarsela contro squadre di blasone.
Juric, sempre facendo riferimento alla tabella sottostante, ha una media di 1,42 punti a partita in casa e cercherà di migliorarla partendo da buone basi, quelle che attecchiscono alla prima metà del campionato. Cercherà di ritroverà la solida difesa dei primi mesi, la grinta e l’atteggiamento coriaceo visto in tante partite, proverà ad innescare ancora il gioco sulle fasce.
Inutile ripetere i numeri dei rossoblu, che da diverse giornate rimangono quasi sempre gli stessi. Quattro giornate senza vittorie, pressoché tre mesi di digiuno dal gol per Simeone e la necessità di ritrovare un successo in casa che manca dal recupero di dicembre con la Fiorentina saranno senza dubbio un motivo per gettarsi nella mischia della battaglia che andrà in scena domani al “Ferraris”.