Porte aperte al Pio Signorini. Forte vento e raffiche di buon umore, in campo, tra una risata e un’altra: sembrava di essere tornati a Neustift a luglio 2016. Un clima festoso da respirare non solo per i calciatori ma anche per le sette persone presenti: quattro spettatori, di cui una donna, e tre giornalisti.
Tre tronconi di preparazione di mezz’ora ciascuno, tutti improntanti al lavoro aerobico con il pallone. Prima mezz’ora fatta da un inconsueto e prolungato torello scandito da un lavoro a moderata intensità per rapidità di reazione e di azione sempre alta.
Secondo troncone con due squadre composte da 10 calciatori più i portieri: esercizio a campo intero ad alta intensità con un preciso scopo, quello di attaccare e difendere per migliorare la transizione tra il momento offensivo e quello difensivo. L’obiettivo era quello di partire da dietro per attaccare la porta avversaria con un numero di 3/4 calciatori e l’esercizio veniva svolto tutto ad alta velocità e con passaggi di prima intenzione sia centrali che laterali, nello spazio e in profondità, con tiro finale in porta. Altri scopi quello di essere in grado di reagire prontamente ai cambi di possesso, per realizzare e non subire gol, sfruttando soprattutto abili e repentini ribaltamenti di fronte.
Terza fase di lavoro: tutti in palestra eccetto Pellegri e il portiere Faccioli. Per Pellegri razione di lavoro da bomber con Corradi e Murgita concentrati in particolare sullo smarcamento del giovane attaccante rossoblu. Pellegri marcato da Corradi doveva svincolarsi nella zona luce, cioè spazio di terreno in cui il portatore di pallone (Murgita o Raggio Garibaldi) potevano vederlo smarcato. Smarcamenti in profondità e larghezza.
Per Pellegri la razione di lavoro è continuata con colpi di testa con i piedi a contatto con il terreno e anche in volo.
Gli assenti: Morosini, uscendo dalla palestra, ha parlato col dottor Gatto e sembrava zoppicasse, ma sembrerebbe nulla di grave; Rigoni ha lavorato in palestra considerato che domenica sarà assente per squalifica; Rubinho ha svolto esercizi con gli attrezzi per recuperare dal piccolo guaio muscolare. Sul campo non si sono visti Pandev (come riporta il sito ufficiale rossoblu fermato dal mal di schiena, ndr) e Pinilla, quest’ultimo uscito in macchina dal “Pio Signorini” quando i compagni finivano l’allenamento.