Parte con un giorno d’anticipo la nostra rubrica Antipasto sulla Serie A dal momento che domani la 34° giornata prenderà il via con un vero e proprio big match, quello tra Atalanta e Juventus. Già si trattò di una sfida attesa all’andata, quando prevalsero i bianconeri per 3-1, ma questa gara di ritorno, per stessa ammissione di Gasperini, cade nel momento migliore.
Da una parte gli orobici, terza miglior difesa casalinga in Serie A con 15 reti subite (dopo Roma e Juventus), sono consapevoli di trovarsi di fronte una squadra in eccellente stato di forma e dovranno spingere sull’acceleratore per cercare di mettere qualche punto in più in classifica e rendere più difficile la vita alla Lazio, che nella giornata di domenica avrà il Derby con la Roma. La Juventus, per gli stessi motivi, ha tutto da perdere e tre punti le permetterebbero un potenziale e momentaneo +11 sui giallorossi, che se dovesse restare tale anche al termine della 34esima le garantirebbe di preparare la festa scudetto già la giornata successiva. Alla vigilia del match, i bianconeri arrivano a Bergamo reduci da 13 risultati utili di fila, l’Atalanta da cinque dopo il capitombolo con l’Inter.
Il programma proseguirà con il solo anticipo del sabato tra Torino e Sampdoria, tra i granata che in casa non vincono dal 5 marzo scorso (contro il Palermo, ndr) e che nonostante tutto hanno messo in archivio, grazie alla vittoria contro il Chievo, la loro migliore striscia di risultati utili consecutivi in campionato (2 vittorie e 3 pareggi, ndr). La Sampdoria non si presenta invece nel migliore stato di forma: i blucerchiati hanno perso infatti le loro ultime due partite e fermato la rincorsa all’ottavo posto. Dovranno cercare di ripartire da Torino, dove non vincono da due campionati consecutivi.
La 34° riprenderà poi domenica, quando sono attese sfide molto importanti in chiave salvezza ed Europa. A parte Genoa-Chievo che come sempre verrà trattata a parte nei prossimi giorni, all’ora di pranzo si sfideranno Roma e Lazio nel 148° Derby della Capitale disputato in campionato (53 vittorie della Roma, 57 pareggi e 37 vittorie biancocelesti). Sfida ad alta tensione, non soltanto perché la Spalletti e i suoi uomini hanno da vendicare l’eliminazione dalla Coppa Italia, ma anche perché la Lazio dovrà a sua volta prendersi la rivincita per la sconfitta in campionato dell’andata. Tre punti pesanti in palio, un po’ per tenere aperto ancora qualche giornata il campionato e la lotta scudetto, un po’ per ravvivare la corsa all’Europa che sembra destinata a rimanere materia tra Lazio e Atalanta.
Nell’economia della lotta per quinto e sesto posto molto diranno anche le partite del Milan a Crotone e quella dell’Inter in casa contro il Napoli, il grande posticipo serale della domenica che metterà di fronte Pioli e Sarri: i nerazzurri, con soli cinque punti nelle ultime sei partite, hanno l’ultima chance per l’Europa e dovranno blindare una difesa che subisce una media di almeno due gol a partita da un mese a questa parte; i partenopei, ancora “scottati” dallo stop del Mapei Stadium, vorranno invece proseguire nella loro striscia positiva di risultati fuori casa e consolidarsi ancor di più come migliore squadra per cammino in trasferta. Oltretutto giocheranno conoscendo già i risultati del Derby e della Roma.
Ritornando ora alle ore 15, allo “Scida” i rossoneri dovranno vedersela con la formazione ad aver conquistato più punti nell’ultimo mese (10) assieme a Roma e Juventus, ovvero sia il Crotone di Nicola. Montella ne ha fatti la metà (5) perdendo di conseguenza terreno sulle dirette concorrenti per l’Europa League: necessario un riscatto, anche se il Milan in trasferta non vince dal 26 febbraio (Sassuolo-Milan 0-1, ndr) e si troverà davanti la squadra di Diego Falcinelli, che oltre ad aver suonato la carica ha contribuito sin qui al 43% delle reti dei pitagorici (12 sulle 28 totali, ndr).
Di rilievo anche la partita tra Empoli e Sassuolo. I toscani sono anch’essi in grande forma, ma perderanno con ogni probabilità una pedina influente per Martusciello come il georgiano Mchedlidze; dall’altra parte troviamo i neroverdi, reduci dal pareggio col Napoli e da quattro punti in due partite. Vero che Di Francesco non vince lontano da casa dal 19 febbraio scorso a Udine e potrebbe trovare in questo dato delle residue motivazioni per chiudere in crescendo il proprio campionato prima di decidere il suo futuro in panchina, tuttavia gli emiliani nelle due precedenti sfide disputate al “Castellani” non hanno mai vinto e neppure pareggiato.
A completare il programma del prossimo turno si avranno poi Cagliari-Pescara, con la chiamata dei tifosi abruzzesi a non finire ultimi in classifica e cercare di ritrovare almeno qualche vittoria per onorare una stagione fallimentare, nonché Palermo–Fiorentina (respinto il ricorso viola perciò Kalinic non sarà della partita, ndr) e Bologna–Udinese, partita che potrebbe assicurare tanti gol considerato che i friulani nel computo delle ultime sei partite hanno una media di 2,3 gol a partita e sfideranno la formazione di Donadoni che, pur creando molto, spreca moltissimo davanti alla porta. Ci sarà senza dubbio la voglia di tornar a vincere davanti al proprio pubblico dopo il poker rifilato al Chievo quattro giornate fa e Mirante e Karnezis potrebbero essere impegnati in diverse occasioni.