Attacco alla Champions da parte della Juventus. La Juventus è tornata ad essere metro di paragone e non solo punto di arrivo in Italia ma anche in Europa. Se in Serie A tutti vogliono colmare il gap con i bianconeri e le squadre vengono costruite almeno da tre anni con questo obiettivo in testa, in Europa Buffon e compagni spaventano.
Nove vittorie. Tre pareggi. Zero sconfitte. Ed ora… #CARDIFF. ⚪️⚫️ #ItsTime #FinoAllaFine #UCLFinal pic.twitter.com/k4ZwUVT9Kw
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Tutto è segno del buon lavoro di Andrea Agnelli, Marotta, Paratici Nedved e di due allenatori italiani quali Conte ed Allegri. In tempo di giro d’Italia, la Signora non ha bisogno di alzarsi sui pedali per lasciare dietro il gruppo degli inseguitori; anche domenica prossima contro la Roma e con le due finali di Coppa Italia e Champions da giocare, ha un vantaggio di tutto relax.
Nel giovane Agnelli si sono riviste certezze come quelle dei suoi predecessori Edoardo, Gianni, Umberto. La linea è sempre la stessa: continuare ad inventare grandi ingaggi e corposi trasferimenti.
Ancora non ci sono riusciti, come fece Gianni Agnelli e Boniperti, a cambiare le leggi del paese, ma hanno fatto capire al calcio italiano, alla Figc e alla Lega (che fanno finta di non recepire) che per vincere non bisogna spendere ma investire come nello Stadium.
In questo 2017 la Juventus è cambiata radicalmente grazie all’intelligenza di Allegri e alla sua duttilità tattica.
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Gli scorsi anni in Champions League hanno dovuto arrendersi alla forza dei tedeschi e spagnoli, oggi si ha la sensazione che gli avversari, Real Madrid o Atletico Madrid che giocheranno stasera, non saranno più forti.
I bianconeri hanno voglia di “triplete”, di mettere le mani sulla coppa con le orecchie. Questa sfida in Corso Galileo Ferraris è una sfida che bisogna vincere.
L’attuale Juventus è più duttile di quella di Conte ed anche più pericolosa davanti: Higuain ha portato gol anche senza peso con scaltrezza che mancava al centro dell’attacco e Dybala capacità di spaventare qualsiasi difesa, non con la cattiveria di Tevez ma con i suoi movimenti e la sua imprevedibilità.
Tatticamente la Juventus ha cambiato. può giocare a tre o quattro in difesa e il muro non è stato scalfito o poco in questa stagione non solo in Italia, uno dei fattori di crescita della Juventus, che attualmente vive di molte certezze ben radicate non solo sul terreno verde.
Se basteranno a riportare la Champions in Italia ed aumentare anche i benefici per le altre squadre italiane che un prossimo futuro potrebbero vedersi aumentare i posti in Europa (considerato che nel campionato 2019/2020 ci sarà la rivoluzione), lo dirà il campo, anche se la sensazione è che il gap con una delle due spagnole prossime avversarie a Cardiff, come già detto, non esista più.
Saranno antipatici, vincono sempre – ognuno può pensarla come vuole sulla Juve – ma attualmente il calcio italiano non può pensare di viverne senza.