Il Genoa al “Barbera” dovrà essere sobrio da quando entrerà negli spogliatoi fino alla fine dell’ultimo minuto di recupero. Ci avrà già pensato Juric, ma anche i calciatori del Genoa dovranno dimenticare i numeri rosanero in questa stagione.
La partita e il risultato il Vecchio Balordo li dovrà confezionare già dentro lo spogliatoio, pensando di giocare contro una big e non contro il Palermo. L’approccio dovrà essere subito positivo e determinato tramite le caratteristiche care al tecnico: pressing, intensità saranno il biglietto da visita da presentare subito ai siciliani.
Non abbiamo visto come la scorsa settimana ad Acqui come ha preparato la sfida Juric ma la cura sarà sempre la stessa: due linee compatte tra centrocampo e difesa, terzini o esterni aggressivi con molta mobilità, un riferimento offensivo centrale. Il tutto condito dal buon triangolo visto contro l’Inter nel cuore del gioco: molto fluido e sempre pronto a ruotare anche in corso di gara: Cataldi, Veloso e Rigoni sono in grado di poterlo fare bene.
Sarà comunque una gara diversa per il Vecchio Balordo dal momento che questa volta il pressing feroce, come contro l’Inter dove Juric ha divorato per 70’ gran parte delle idee di Pioli, dovrà smascherare i difetti dei rosanero. Partita da giocare soprattutto sull’intensità, col Genoa che dovrà essere quasi normale e rapportarsi con naturalezza tanto in fase difensiva quanto in fase offensiva. In altre parole, non dovrà impressionare ma fare punti.
Al netto di una buona occupazione degli spazi e anche di un buon controllo difensivo, per ottenere tutto questo il Vecchio Balordo dovrà mettere in gioco qualità nelle giocate. Non sappiamo se ci sarà Pandev dal primo minuto, ma quando ci sarà si alzerà il livello tecnico.
Importante contro il Palermo non perdere il controllo né sul piano del ritmo, né sul piano della tenuta mentale se non dovesse arrivare subito il gol, e cercare di aggredire il pallone, conquistare il terreno e duettare nei buchi e negli spazi giocando senza pallone e sfruttando le occasioni che lasceranno i siciliani nelle loro ripartenze veloci. I rosanero attaccheranno ma con minore criterio, non dovendo pensare al risultato ma solo al mettersi in mostra.
La formazione sarà la stessa vista contro l’Inter eccezion fatta per il rientro di Laxalt. Da tenere in conto anche la squalifica di Burdisso, il dubbio Pandev o Pinilla, considerando anche i quasi 30° previsti domani al “Barbera”, e il recupero di Simeone
Capitolo Palermo. Tiene banco l’incertezza della transizione verso il closing che pone più interrogativi sulla pianificazione societaria e si fa risentire anche in campo e dentro lo spogliatoio. I termini di chiusura o meno dell’operazione tra Zamparini e l’ex Jena Baccaglini continuano ad allungarsi e i mal di pancia dentro lo spogliatoio rosanero sono all’ordine del giorno. I calciatori non hanno capito, essendo in questo momento al centro della telenovela di vendita, chi farà le valigie in previsione del prossimo anno e chi giocherà in B.
Baccaglini su alcuni calciatori di origine slava cari a Zamparini (oltre che su Goldaniga , Gonzales e Bruno Henrique, ndr) ha detto: “non sono degni di vestire la maglia del Palermo”. Per Zamparini invece al centro della discussione c’è Diamanti su tutti.
Il clima intorno al “Barbera” è quindi surriscaldato, tuttavia non dovranno essere un problema per il Genoa le beghe societarie avversarie: ce ne sono tante da risolvere sotto la Lanterna…
Il Palermo nel disastro di una stagione fallimentare e ricca di record negativi ha salvato ultimamente la faccia con l’avvento dell’ennesimo nuovo tecnico, Diego Bortoluzzi, pupillo di Guidolin. L’ultimo arrivato, chiamato a traghettare il Palermo dai primi di Aprile, ha collezionato 5 punti in 4 partite. Filotto da ritmo salvezza non interrotto con il Chievo domenica scorsa con un pareggio, malgrado la matematica abbia certificato la retrocessione.
Filotto di risultati che nessuno dei suoi predecessori è riuscito a fare, escludendo Ballardini nelle prime due giornate: De Zerbi ha fatto 4 punti con quattro pareggi in trasferta; Corini 4 punti con la vittoria al “Ferraris” contro il Genoa e pari al “Barbera” con il Pescara; 4 punti anche per Diego Lopez con il pareggio in casa del Napoli e con la vittoria casalinga sul Crotone.
Bortoluzzi, eccetto contro la Lazio macchina da “manita” del campionato, non ha più subito reti su azione nelle tre gare giocate che hanno fruttato i cinque punti ai rosanero: con Bologna (0-0) e Fiorentina (2-0) sono rimasti con la porta inviolata mentre con il Chievo sono andati sotto con un rigore.
Tutto è addebitale al nuovo modulo 3-5-2 cambiato dopo il pareggio al debutto in panchina contro il Bologna e ad alcuni giocatori che lo interpretano al meglio e che sentono odore di ingaggio futuro. In queste tre partite che hanno illuso di poter fare il miracolo e tornare in gioco per la salvezza, mister Bortoluzzi ha cambiato anche il 20enne portiere Posavec: al suo posto Fulignati più pronto anche se dolo di 21 anni .
Per il tecnico rosanero meno esperimenti e più concretezza, tant’è vero che portiere e difesa non sono mai cambiati. A centrocampo si è avuto qualche dubbio in più, in attacco Diamanti è rimasto nel mirino di Zamparini: visto il suo ingaggio e rendimento, ha sempre giocato .
La formazione dei siciliani dovrebbe essere: Fulignati; Andelkovic, Goldaniga, Cionek; Rispoli, Aleesami, Chochev, Henrique, Diamanti; Sallai; Nestorovski.
Palermo-Genoa verrà diretta da Doveri di Roma, nato a Volterra nel 1977 e trapiantato a Roma. Viene impiegato alla Can A dal 2001: sono 108 le gare nella massima serie, con 42 rigori e 33 espulsi. In stagione dirette già 16 gare al top delle designazioni: 8 vittorie casalinghe, 3 pareggi e 5 vittorie esterne; 8 rigori e 5 espulsi. Ha diretto il pareggio tra Palermo e Samp e la vittoria del Grifone ad Empoli. In carriera con i rosanero conta 2 vittorie, 8 pareggi e 3 sconfitte; con i rossoblu 6 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte.
Primo assistente sarà La Rocca di Ercolano, il secondo Preti di Mantova. Quarto uomo Del Giovane di Albano laziale, quinto addizionale Guida di Torre Annunziata, sesto Baroni di Firenze.
Diffidati per il Genoa: Pinilla.