Intervenuto ai microfoni di Buoncalcioatutti.it, rispondendo alle domande del direttore Lino Marmorato, il Presidente rossoblu Preziosi ha commentato così la salvezza e la certezza dell’undicesimo anno consecutivo di Serie A.
Undicesimo anno in Serie A. Cosa dice?
Dico che sono contento perché era un’annata che poteva in qualche maniera essere difficile. Tutte le cose sono girate storte e alla fine il fatto che ce l’abbiamo fatta è motivo di soddisfazione per me, la mia famiglia e tutti i genoani che vogliono bene al Genoa.
Quando esce la qualità in questo Genoa si fanno anche risultati. Non è stato tutto sbagliato nella campagna d’inverno…
Io lascio criticare perché è giusto che quando le cose non vanno bene qualcuno critica, forse anche eccessivamente. Dovremo capire dove abbiamo sbagliato, perché qualcosa abbiamo sbagliato. Non era una squadra che poteva retrocedere questa considerate le altre. Ce l’abbiamo fatta, e quello che abbiamo sbagliato servirà per il futuro e per cercare di evitare errori che hanno potuto mettere a repentaglio la nostra categoria.
Dove ha sofferto oggi Presidente?
Ho vinto con l’Inter venendo a mangiare coi ragazzi e poi andando a vedere le partite a Forte dei Marmi col mio autista. Così ho fatto anche oggi: sono stato coi ragazzi, poi sono andato a Forte e ora sto tornando a Milano. Si soffre, si soffre tantissimo: però adesso abbiamo tirato un bel sospiro di sollievo e cerchiamo di pensare al prossimo futuro.
Lei non ha visto il più bel “Ferraris” degli ultimi anni. Lo ha visto in Europa, ma quello degli ultimi tempi no. Uno spettacolo rossoblu…
Sono contento, ma oggi ho evitato di venire perché sapevo che se si fosse avvertita la mia presenza si poteva incitare qualche sconsiderato a fare cori contro di me, contro la mia famiglia e disturbare il contesto della gara. Allora ho preferito non creare imbarazzo né a me, né ai giocatori. Ho sofferto a distanza.
Veloso oggi è stato uno di famiglia. Ha fatto fuoco e fiamme, facendo falli che non gli ho mai visto fare…
Non voleva perdere, così come tutta la squadra non voleva perdere. Ho visto che c’era molta acredine nei nostri confronti, si parlava di match vendetta, degli auguri di colore al presidente del Torino. C’era molta aspettativa da questa gara e abbiamo così deluso chi pensava di dare un boccone di noi stessi. Così come tanti altri avevano già preparato il funerale del Genoa: ma la carne del Grifone evidentemente è molto dura da masticare. E se ne accorgeranno soprattutto l’anno prossimo.
Da domani si comincerà a parlare di cani Gunther, fantomatici ricchi. Ma qual è il futuro del Genoa?
Stasera mi godo la serata, di pace finalmente. Poi si pensarà al futuro, legato al fatto che se ci sono aziende o persone che hanno voglia di fare molto meglio di quanto ho potuto fare io, ben venga. Diversamente, malgrado non abbia più l’età per sopportare certi stress, comunque dovrò occuparmi delle cose che sono ancora mie. Spero invece ci possa essere un futuro diverso, senza patemi per il Genoa e per tutti i genoani.
C’è qualcuno all’orizzonte?
Mah, vedremo. Io credo ai fatti, non alle chiacchiere. Quando e se ci saranno fatti saremo ben lieti di constatarli ed annunciarli.
Altrimenti Preziosi sulla tolda e un altro anno in Serie A?
Insomma, il Genoa undici anni in Serie A non li aveva mai visti nella sua storia. Forse nemmeno dieci, quindi va bene, nonostante le critiche che sono un po’ eccessive, un po’ giuste. Io comunque vado avanti perché lo devo a me e a tutti i genoani. Sarebbe l’ora di dare una dimensione diversa al Genoa, ma se ci saranno persone capaci di poterlo fare.
Ma Lei, Presidente, quanto è orgoglioso di questi record?
Io sinceramente non mi cibo di record, ma di soddisfazioni che si accavallano di anno in anno. Un po’ di soddisfazione c’è, ma chiaro che mi farei da parte se dovesse esserci qualcuno. Io so che soffro tantissimo per il mio Genoa – e chi mi conosce come lei ed altri lo sa bene – e che ho sofferto soprattutto in questo periodo, almeno nell’ultimo mese, che è stato una cosa indescrivibile. C’era una situazione di difficoltà psicologiche e nonostante sia stato vicino alla squadra ci sono state cose che francamente non si sono capite. Nello stesso tempo però ne siamo usciti fuori e quindi pensiamo al futuro con un po’ più di serenità, cercando di fare il meglio per evitare che si possa patire così tanto per l’anno prossimo.
Lei una volta disse: “io rispondo a tutte le domande”. In tanti ci scrivono domande per Lei: un giorno gliele girerò, se lei vorrà rispondere attraverso Buoncalcioatutti.it farà piacere a tutti…
Godiamoci questo momento, forza Genoa e il resto conta niente. Avevano già celebrato il nostro funerale, invece siamo più vivi di prima.