Non fatevi ingannare dal volto: no, il serbo Marko Grujic non è neanche un lontano parente di Šime Vrsaljko.
Astro nascente nel Liverpool di Jurgen Klopp, una stagione in prestito – peraltro in una squadra il cui gioco si avvicina molto, almeno sulla carta, al 3-4-3 offerto dai Reds – potrebbe solamente giovare alla carriera del 21 enne serbo.
Una via di mezzo fra l’intelligenza di Cataldi (definito addirittura il giocatore più simile a Grujic dal portale transfermarkt.it) ed il tempismo di Cofie, vista la forza fisica e l’altezza (191 cm) di cui può disporre, il centrocampista è stato paragonato a Sami Khedira della Juventus. Impossibile non pensare anche al connazionale più esperto Nemanja Matic, oggi in forza al Chelsea, con il quale condivide una statura ed un fisico davvero invidiabili.
Nella precedente annata Grujic si è dimostrato pronto per palcoscenici importanti, reggendo senza particolari preoccupazioni il clima decisamente poco mite che si respira alla Stella Rossa di Belgrado, squadra di cui è stato parte integrante come gioiello prima di venire prelevato proprio dal Liverpool. Lasciato in Serbia fino al termine della stagione 2015/16, sono arrivate 30 presenze, 7 reti, 6 assist e quasi 2500 minuti giocati; numeri che lo hanno reso un centrocampista più maturo. La testimonianza è data dal fatto che ha passato l’ultima stagione con la prima squadra fra le mura di Anfield.
Non è facile poi esordire a 17 anni, ancora meno farlo in Serbia con la maglia della squadra che ti ha cresciuto fin da piccolo. E segnare all’esordio in Premier League con la maglia della nuova squadra?
Anche la pagina ufficiale del Liverpool se lo chiese quel giorno: come ci si sente a segnare al debutto?
