Tomáš Souček è stato eletto come miglior giovane dell’ultima stagione della Epojisteni Liga, campionato di prima divisione ceco. Mediano di rottura classe ’95, ha vissuto la stagione della sua consacrazione lontano dal club di appartenenza, lo Slavia Praga, vecchia conoscenza anche del Genoa sulla strada dell’Europa League, e lo ha fatto accasandosi allo Slovan Liberec. Lo si è visto all’opera nell’ultima partita disputata dall’Under 21 azzurra contro la Repubblica Ceca ed è stato senza dubbio uno dei migliori in campo. Certo, non erano passati inosservati – e non solo per i gol messi a referto – neppure il difensore centrale Lüftner o il capitano Travnik, ma il primo è un profilo ormai “inattaccabile” dal punto di vista del mercato essendosi appena trasferito al Copenaghen, mentre il secondo è un punto fisso dei biancoverdi dello Jablonec, formazione con cui a 23 anni ha già collezionato più di 60 presenze.
A conoscere bene Souček è Zima, portiere rossoblu, che non avrà potuto non notare quanto importante sia stato l’apporto del suo compagno di squadra nella vittoria della sua Repubblica Ceca. Fisico imponente e asciutto, altezza da giocatore di basket più che di calcio (192 centimetri, ndr), il mediano dello Slavia Praga si sta mettendo in mostra all’Europeo in Polonia sfruttando il volano dell’ultimo campionato, dove per l’appunto sono stati in molti a definirlo il migliore prospetto del calcio ceco. Il prestito allo Slovan Liberec gli ha fruttato regolarmente il posto da titolare con cinque comparse anche sul palcoscenico europeo durante le qualificazioni all’Europa League. Vanta anche tre presenze nella nazionale maggiore, dove ha esordito nel novembre 2016.
Il suo contratto scadrà nel giugno 2018, motivo per cui durante l’estate in corso il calciatore ceco si concentrerà o sul rinnovo o sulla ricerca di una nuova esperienza. Nel calcio italiano manca un centrocampista con le sue caratteristiche, anche perché ci si è a abituati a interpreti di quel ruolo che non vadano mai oltre il metro e novanta. Souček invece, oltre a battagliare in mezzo al campo, ha la capacità di portare avanti transizioni offensive e ribaltare l’azione, oltre ovviamente a sapersi far valere sui calci piazzati, soprattutto sui colpi di testa. Il suo valore di mercato oscilla intorno al milione e mezzo.