Lapadula si, Lapadula no! Lapadula ha la fascite sì o no? Queste le domande del pomeriggio.
Alle parole abbiamo sempre preferito i fatti, e trovando tutti i cellulari del Genoa chiusi siamo andati alla fonte Milan disturbando anche qualcuno in Cina.
L’ingaggio di Lapadula alle ore 18.30 era in bilico: la fascite plantare era stata confermata dalla visita specialistica di Torino.
Intorno alle 19.30 colpo di teatro: Lapadula firmava per il Genoa, da casa rossoblu si confermava che lo stop sarebbe stato di 15 giorni, non sappiamo se questo altro inghippo nella trattativa abbia portato sconti e benefici per il Vecchio Balordo.
Bene per Lapadula e per il Genoa. In casa rossoblu devono però rammentarsi che in casa del Diavolo i casi di fascite plantare, anche se Lapadula ne aveva già sofferto con il Pescara, non sono come le mosche bianche.
Colpa del terreno di Milanello, di S. Siro, non sappiamo. La vittima più illustre è stata De Sciglio ai tempi di Pippo Inzaghi che dichiarò alla vigilia di una partita di non riuscire neanche e mettersi le scarpe. De Sciglio, non ne abbiamo la certezza, è stato anche operato per riprendere in toto le sue funzioni di calciatore.
Non sarà il caso di Lapadula, si spera che Preziosi prima di vendere Simeone aspetti la guarigione anche se non completa del bomber desiderato dallo scorso anno.
Di chiacchere sul Genoa ormai è piena non solo un’epoca. Il “manicheismo” imperversa sul Vecchio Balordo non solo su Lapadula. La luce e le tenebre sulla trattativa di vendita del Grifone sono all’ordine del giorno. Qualcuno credendo di fare il bene del vecchio Balordo, tentando di venderlo anche tramite Facebook scartabellando su possibili acquirenti.
Pensate se Preziosi non avesse tenuto la bocca chiusa con tutti sulla trattativa: il prossimo acquirente del Genoa sarebbe stato già da copertina, nei minimi particolari di qualche giornale rossoblu, alla stregua di quelli da scoop.
Nulla oggi è trapelato! Solo Facebook e la sua catena di fake-news hanno imperversato al click o “con noi o traditore”. Confermando che in casa Genoa rare sono le persone che prima di cambiare il grifone, cambiano loro stesse.