Luca Rigoni è intervenuto nella sala stampa del Genoa Village in quel di Neustift, al termine del consueto allenamento mattutino agli ordini di Ivan Juric. Riportiamo in grassetto le nostre domande.

L’anno scorso hai aperto la stagione con un gol al Cagliari e chiuso con una rete decisiva al Torino: pensi che il prossimo anno sarà importante cominciare bene l’annata?

“Iniziare bene ti dà entusiasmo, poi bisognerà vedere anche cosa ci propone il calendario. Noi proveremo sicuramente a dare intensità. Dobbiamo arrivare a inizio campionato già pronti, tutti al top”.

Come vedi questo campionato di Serie A all’orizzonte? Dove collocheresti il Genoa?

“Per storia e prestigio il Genoa non deve abbassarsi solamente a pensare alla salvezza, ma ambire a fare un campionato importante. Dopo le solite squadre più importanti d’Italia ci siamo noi”.

Sul tecnico del Genoa: “Juric è sempre meticoloso, ci insegna tante cose e conosciamo i suoi movimenti. Abbiamo una base già dallo scorso anno. All’inizio abbiamo avuto uno scontro ma penso sia una cosa normale, lui aveva le sue idee e io volevo giocare: poi mi ha dato fiducia. I primi sei mesi abbiamo fatto tutto alla grandissima ma poi c’è stato un calo, quest’anno però ripartiamo da zero.”.

“Io sono un jolly a disposizione del mister, che lo scorso anno ha valorizzato al meglio le mie caratteristiche. So di avere l’età per assumermi certe responsabilità”.

Su Mattia Perin: “La fascia di capitano credo sia di Perin, è tanti anni qui ed è un leader, ha personalità ed è genoano. Io cerco di fare nel migliore dei modi il mio lavoro ed ho anche una certa esperienza, ma è giusto che la fascia spetti a lui”. 

Su Andrea Bertolacci: “Andrea è un buon innesto, porta qualità e lo conosciamo: il mister farà le sue scelte. Gli altri innesti porteranno qualità, da Spolli a Lapadula, ma bisogna pedalare con massimo impegno e dedizione per dimostrare che teniamo a questa maglia”.

Sull’imminente cambio societario: “Inutile parlare di queste vicende societarie, dobbiamo pensare a fare il nostro mestiere ma è chiaro che siamo tutti speranzosi di vedere come sarà la nuova società”. 

“Obiettivo? Penso sia ancora presto per trovarne uno, bisogna capire i nuovi movimenti e partita dopo partita muoversi alla ricerca della vittoria. Siamo tutti ancora un po’ imballati per i ritmi di lavoro, faremo delle amichevoli per mettere benzina in corpo”.

Sulla vita in città e sul futuro“L’anno scorso vivevo in centro e ho sempre preferito farlo per permettere alla mia famiglia di vivere una città appieno. Genova poi è una città nella quale i tifosi sono molto attaccati alla squadra e questo ti fa vivere bene, ti senti importante per la gente e per la società. Sono felice al Genoa e spero di rinnovare il prima possibile, anche se ho solo un anno di contratto, per poi dare continuità a questa mia avventura che considero importante, mi piace l’idea di poter stare in questo contesto”.

Su Raffaele Palladino, la cui operazione è andata a buon fine: “Siamo tutti vicini a Palladino in questo momento difficile. lui sa che gli siamo accanto”.