Il Genoa riproverà a fare il colpo della stagione con l’innesto di un figlio d’arte: dopo il Cholito Simeone, è arrivato nella Superba Thomas Rodriuez. Il padre Leonardo, centrocampista anch’egli, vanta un’esperienza in chiaroscuro anche in Europa: dall’Atalanta al Borussia Dortmund, passando per Tolone e le migliori squadre di Cile, Messico e Argentina.
Giocatore estroverso, in nerazzurro trovò spazio e fiducia solamente con Marcello Lippi prima di finire prima in prestito al Borussia Dortmund e poi in Serie B alla guida di Emiliano Mondonico.
Come il padre così il figlio, quel Thomas nato a Santiago del Cile nel 1996, proprio nel periodo in cui Leo Rodriguez vestiva la maglia dell’Universidad.
Nelle due stagioni con la maglia del Banfield sono arrivate 18 presenze e 535 minuti giocati senza reti; dotato della stessa tecnica del padre, in campo spicca per una certa rapidità.
Per gli estimatori del campionato argentino, si tratta di un talento brillante e destinato a sbocciare, sebbene del centrocampista cileno si conosca davvero ben poco. Nel periodo compreso fra ottobre e dicembre, il giovane Thomas Rodriguez è stato impiegato per la prima volta in 7 gare consecutive: tanti spezzoni di partita, soprattutto nel finale per rompere gli indugi. In ben 5 occasioni è arrivata la vittoria.
Esterno destro naturale, apparentemente arriva come sostituto naturale di Darko Lazovic: conoscendo l’abilità di Ivan Juric nel rilanciare, ritrovare e reinventare giocatori, possibile vederlo sul campo anche in un altro ruolo?
Impossibile giudicare prima osservarlo più da vicino, ma ad oggi l’unica certezza è che a Genova sia arrivata una giovane promessa, un figlio d’arte con relativamente poca esperienza ma tutte le carte in regola per sfondare nel calcio europeo. Thomas Rodriguez, nel calcio che conta.