Giocatore estroverso, in nerazzurro trovò spazio e fiducia solamente con Marcello Lippi prima di finire prima in prestito al Borussia Dortmund e poi in Serie B alla guida di Emiliano Mondonico.
Come il padre così il figlio, quel Thomas nato a Santiago del Cile nel 1996, proprio nel periodo in cui Leo Rodriguez vestiva la maglia dell’Universidad.
Nelle due stagioni con la maglia del Banfield sono arrivate 18 presenze e 535 minuti giocati senza reti; dotato della stessa tecnica del padre, in campo spicca per una certa rapidità.
Esterno destro naturale, apparentemente arriva come sostituto naturale di Darko Lazovic: conoscendo l’abilità di Ivan Juric nel rilanciare, ritrovare e reinventare giocatori, possibile vederlo sul campo anche in un altro ruolo?
Impossibile giudicare prima osservarlo più da vicino, ma ad oggi l’unica certezza è che a Genova sia arrivata una giovane promessa, un figlio d’arte con relativamente poca esperienza ma tutte le carte in regola per sfondare nel calcio europeo. Thomas Rodriguez, nel calcio che conta.