Nessun giorno di vacanza in più per i calciatori rossoblu, anche se la prossima gara sarà in programma domenica 10 settembre al Dacia di Udine. Juric insegna, cerca di far capire che il calcio è uno sport collettivo non solo con due porte e un pallone e consiste sempre nel tenere presente l’organizzazione difensiva e offensiva. Così semplice così complicato.
Juric è due mesi che lavora con più di 35 calciatori, se questo andava bene ad inizio preparazione a 36 ore della fine del calciomercato lascia perplessità. Ieri in campo 25 giocatori, 5 nazionali in giro per il mondo e gli esodati che si sono allenati nel pomeriggio.
Dalle analisi delle prime due gare di campionato, inserendo anche le amichevoli europee, non sembra che il Pirata abbia cambiato la sua strategia di gioco.
In queste ultime 36 ore di calciomercato Juric si aspetta, oltre al centrocampista di peso, anche Ricci, suo pupillo a Crotone per non cambiare nulla dell’idea di gioco pitagorico: muoversi dal basso, solidità difensiva ordine e organizzazione tattica, massimo sacrificio e solidarietà, pressing alto.
L’idea è quella giusta se i tre difensori in attesa del ritorno di Izzo cresceranno e accetteranno dei rischi. Entrambi devono dare un contributo importante cercando di cavarsela in qualche occasione da soli e non perdere per gli avversari alle spalle anche i duelli uno contro uno. Contro la Juventus c’è stato qualcosa di nuovo, Lazovic è quello che ha fatto più diagonali difensive.
Indipendentemente dagli attuali difensori di cui si conoscono le quasi uguali caratteristiche, la squadra di Juric quando è stata posizionata in modo aggressivo, pronta a fare un pronto riciclo del pallone con gli intercetti di Veloso e Bertolacci, è andata bene. Il problema che dovrà risolvere il tecnico? Se V&B potranno da soli intercettare e costruire e difendere in mezzo al campo contro avversari che metteranno in campo centrocampisti in più per chiudere tutte le linee di passaggio.
La Juventus sabato sera ha insegnato la terza alternativa sostituendo Khedira con Matuidi, non cambiando o cambiando modulo mettendo in campo (per ottimizzare il risultato) un mediano esplosivo in grado di coprire le due fasi di gioco per riassorbire meglio le ripartenze avversarie coprendo i difensori.
Vedremo perchè queste 36 ore di calciomercato saranno importanti, non solo per Juric ma per tutti i genoani. Non tanto per le entrate quanto piuttosto per le uscite – e non solo degli esodati o di quelli che radiomercato dà con le valigie in mano se arriveranno congrui euro. Si considerino anche gli altri, quelli nessuno avrebbe pensato di vederli a luglio scorso sull’uscio del Pio Signorini.
Gli esodati li conosciamo, quelli che generano euro per radiomercato sono Laxalt, Lazovic e Izzo, quelli di Luglio invece Rigoni e Cofie.