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Occhi al Pio: intensità e miglioramenti nel giorno del 124º compleanno

Bella iniziativa del Genoa invitare al compleanno della squadra più vecchia d’Italia la miglior gioventù rossoblu.

Presenti al “Pio Signorini” tutte le scuole calcio del Genoa, maschili e femminili, con mamme, papà e nonni ad accompagnarle. Stipata la gradinata dell’impianto di Pegli.

Sul campo dopo il riscaldamento partitella a tema 10 contro 10 con jolly alla quale hanno partecipato Bertolacci e Rigoni. In palestra Lapadula e Ricci (gli ultimi entrati in gruppo) per un lavoro specifico muscolare. Dei nazionali assente solamente Laxalt; atteso in serata. Pandev ha fatto un lavoro di scarico.

Partitella a tema con tanti stimoli nella riconquista del pallone e, di conseguenza, propedeutica a un miglioramento dell’aggressività sul pallone cercando di vedere e pensare con più rapidità. Un apprendimento tecnico efficace giocando con più intensità, un solo portiere senza pali a giocare il pallone unicamente con i piedi.

A seguire partita 11 contro 11 sugli 80 metri di campo e dopo a campo intero: alta intensità, tanti cambi di pettorina nelle tre/quattro linee di gioco di Juric sia in difesa ch a centrocampo e attacco.

Gli unici a non cambiare pettorina – oltre i due portieri – sono stati Izzo, Rossettini e Lazovic. Partite vere con colpi proibiti. A farne le spese è stato Pellegri, colpito duramente alla bassa schiena, che ha dovuto finire l’allenamento in anticipo.

Le note positive, oltre la buona condizione di tutti i partecipanti all’allenamento, sono i progressi di Brlek nella corsa, nel palleggio e nella velocità di trasmissione del pallone.
Squadra provata con gli schemi dell’Udinese, interessante il test a due punte mobili con Centurion e Taarabt che hanno impensierito i difensori genoani.

Finito con lo stretching e una lunga successione di autografi su foto, palloni e quaderni di scuola.

Nel frattempo è giunta comunicazione che Udinese-Genoa verrà diretta da Maresca di Napoli. Prenna e Marrazzo gli assistenti, quarto uomo Ros. Var: Banti. Avar: Chiffi.

Più che parlare dei primi arbitri bisognerebbe parlare dei quarti assistenti e degli Avar. Solamente in due gare di serie A il quarto uomo ha già diretto in Serie A: Lazio-Milan (Guida) e Sampdoria-Roma (Tagliamento). La speranza è che il direttore principale in tutte le gare finisca l’incontro, altrimenti toccherà ad arbitri tra i quali qualcuno non ha visto che la serie B poche volte.

Bisognerebbe giudicare anche gli AVAR, ma lasciamo perdere. È tutta una questione di rimborsi spese, altrimenti con quello visto nelle prime due giornate sarebbe meglio un tecnico specializzato in più a sviluppare i replay aiutando a decidere meglio l’arbitro VAR.

DI SEGUITO UNA BREVE FOTOGALLERY DALL’ALLENAMENTO:

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