Coi prossimi 180′ e la nuova pausa del campionato ci sarà tempo per tirare ancora meglio le somme, ma quel che risulta abbastanza chiaro – e le ultime due giornate lo hanno messo bene in evidenza – è che il campionato italiano continua ad essere uno dei più prolifici di gol in chiave europea (nell’immagine sottostante, che si ingrandisce cliccandovi sopra, la classifica cannonieri). Di conseguenza, anche uno dei meno aperti e combattuti viste le 62 reti segnate negli ultimi due turni, quasi un terzo (20) incassate solamente dalle tre squadre che chiudono la graduatoria, ossia Verona, Crotone e Benevento. Da segnalare Pellegri che incide sul 50% delle reti rossoblu sin qui messe a referto (4) e si colloca alle spalle della top ten degli attaccanti del massimo campionato.
Ad ogni modo, alla quinta giornata il dato sulle reti fatte è stato questo nelle ultime dieci stagioni:
- stagione 2016/17: 135
- stagione 2015/16: 124
- stagione 2014/15: 123
- stagione 2013/14: 152 (campionato col record di punti della Juventus, arrivata a 102)
- stagione 2012/13: 122
- stagione 2011/12: 100 (primo anno dei 6 consecutivi con la Juventus scudettata)
- stagione 2010/11: 127
- stagione 2009/10: 126
- stagione 2008/09: 108
- stagione 2007/08: 128
Presto per dire se a maggio 2018 parleremo effettivamente di un nuovo record: quel che sembrano dire questi numeri però è che, ancora una volta, il primo mese di Serie A ha fatto capire che non sembrerebbe profilarsi all’orizzonte una stagione particolarmente equilibrata in grado di evitare lo strappo tra le prime cinque o sei della classifica e tutte le altre, come si è visto l’anno scorso. Qualche altro dato avvalora quanto appena detto, per esempio le zero vittorie di ben quattro squadre su venti dopo cinque giornate (non accadeva dalla stagione 2013/14 quando i primi 450′ non avevano ancora regalato bottino pieno a Sampdoria, Sassuolo, Catania e Bologna) o la possibilità, da parte di squadre come Napoli e Roma, di inanellare risultati utili consecutivi e striscia positive assai longeve senza particolari opposizioni.
La Roma con la vittoria al “Vigorito” di Benevento targata Dzeko (che ha così segnato almeno un gol a 22 delle 23 formazioni che hanno calcato i campi di gioco della Serie da tre anni a questa parte, ndr) non perde in trasferta da nove giornate se si considera anche la scorsa stagione, il Napoli addirittura va a punti e vince da 12 gare di campionato di fila. Si andrebbe forse all’origine del mondo se si dovesse poi conteggiare da quanto tempo non perde in casa propria la Juventus. Insomma, nessuna opposizione per le grandi che hanno vita facile con tutti e tracciano un solco immediato non appena una delle inseguitrici cede il passo. Grandi che, a testimonianza di quali ingannevoli squilibri generi la Serie A almeno da qualche anno, nella maggior parte dei casi quando mettono piede in Europa fanno una tremenda fatica ad adattarsi ai ritmi di gioco dei blasoni del Vecchio Continente.
Alcuni dei re di questo 2017 così prolifico sono Perisic e Mertens, gli unici calciatori dei cinque maggiori campionati europei ad aver segnato almeno dieci gol e fornito almeno dieci assist da gennaio ad oggi.
2 – Dries Mertens e Ivan Perisic sono gli unici 2 giocatori dei top-5 campionati europei con almeno 10 gol e almeno 10 assist nel 2017. Top. pic.twitter.com/jTbtuVU23n
— OptaPaolo (@OptaPaolo) September 21, 2017
In linea con questi numeri iperbolici che contraddistinguono la Serie A troviamo anche il record di Callejon, che grazie alla rete contro la Lazio è entrato di diritto tra i maggiori marcatori della storia del Napoli:
13 & 50 – José Callejón è diventato il 13° calciatore a segnare almeno 50 gol in Serie A con la maglia del Napoli. Traguardo. #LazioNapoli pic.twitter.com/4ya2LHFGyz
— OptaPaolo (@OptaPaolo) September 20, 2017