Il tecnico rossoblù Ivan Juric è intervenuto in conferenza stampa al termine della gara casalinga contro il Bologna di Roberto Donadoni. Questi in sintesi i concetti espressi dall’allenatore del Genoa:
“Molto orgoglioso, abbiamo creato non so quante occasioni e il gol è stato un po’ fortuito: 18 tiri, 10 calci d’angolo”.
Teme per la panchina?
“Se il presidente dovesse decidere di esonerarmi? Spero di no, io la penso diversamente, continuo a credere che questa squadra possa dare soddisfazioni e meriti nettamente più di quanto raccolto sin qui. Due punti mettono tristezza oggi, ma abbiamo giocato veramente bene. Non ho paura dell’esonero, se poi dovesse succedere allora succederà”.
Pellegri travolto dalla tensione?
“Oggi l’ho visto molto teso, poi però penso che anche lui vive con la mia stessa tensione, ha le mie stesse sensazioni. Oggi non ha dato quel che poteva dare ma Galabinov quando è entrato ha dato una mano facendo bene quel che doveva fare”.
Tanti tiri ma tanti errori
“Ho visto grandissime parate di Mirante, tante cose positive. Ci sono stati tanti errori ma non siamo il Real Madrid, bisogna accettare il fatto che possiamo sbagliare. Quando vedo che la squadra si esprime così sono sereno”.
Come se ne esce?
“Vedo i filmati e penso bene, oggi ho visto una grandissima squadra ma purtroppo in questo momento tutto gira male. Mirante ha fatto un miracoli e abbiamo preso pali, avuto occasioni e li abbiamo chiusi nel secondo tempo: sono molto concentrato, soddisfatto e convinto della crescita che la mia squadra possa fare. Nel secondo tempo mi hanno dimostrato di avere le palle, negli ultimi 20 minuti non hanno mai passato il centrocampo: io sono con loro”.
La tua positività non può che far bene, ma il calendario spaventa?
“Quando vedo partite come queste, Galabinov e Palladino che sfiorano il gol, Veloso e Ricci giocare così e altre belle cose sono contento. Poi ci sono anche errori, ma resto convinto nelle potenzialità di questa squadra. Palacio? Ha fatto una partita in cui ci ha messo in difficoltà con i suoi movimenti, è normale che un attaccante come lui possa dare fastidio”.
La tua strategia è difendere i ragazzi, lei dove troverà la fiducia in se stesso?
“L’anno scorso all’esonero ho pensato: ‘bene, speriamo che qualcuno salvi il Genoa’. Chiedevo cose che non venivano messe poi sul campo, oggi invece è differente, mi sento più come a Mantova dove avevo una squadra che doveva solo cominciare a mettere in mostra le sue potenzialità. Voglio trasmettere questo anche ai miei giocatori, posssiamo fare bene e ne sono convinto”.
DI SEGUITO L’AUDIO CON LE PAROLE DI IVAN JURIC: