Si chiude la settima giornata e per ritrovare il Napoli capolista dopo sette giornate di campionato dobbiamo tornare indietro alla stagione dell’ultimo scudetto, quello del 1989/90. Vigeva ancora la regola del torneo a 18 squadre e si era sottoposti al regime dei due punti per vittoria: dopo sette giornate e i successi su Ascoli, Udinese, Verona, Fiorentina, Milan (oltre a due pareggi con Cesena e Cremonese, ndr), il Napoli si ritrovò in testa alla classifica. E lì si sarebbe trovato anche a fine campionato (clicca sull’immagine in basso a destra per vedere la classifica alla settima giornata del campionato ’89/’90).
Oggi il Napoli si ripete, mettendo due punti di distacco tra sé e le inseguitrici Inter e
La Roma sconfitta in quel campionato 2009/10 era allenata da Luciano Spalletti, che sta permettendo oggi a una Inter ancora troppo compassata di rimanere comunque la miglior difesa del campionato con tre reti subite e viaggiare alla media di meno di un gol ogni due partite. In trasferta si mantiene invece su livelli eccezionali la Roma di Di Francesco e di Alisson Becker, che passano indenni anche la prova “San Siro”: la Roma, pur con una gara da recuperare, mantiene a zero l’indicatore dei gol concessi in trasferta dopo aver affrontato Atalanta, Benevento e Milan. Unica squadra in Europa a non aver ancora preso gol lontano da casa. Il Genoa, che nelle nostre analisi mai potrà mancare (clicca qui per approfondire le statistiche di Genoa-Bologna), si trova proprio alle spalle della formazione capitolina con sole due reti subite fuori casa, assieme col Bologna.
LE CURIOSITÀ – Partiamo col dire che al ritorno del campionato Icardi, a secco di gol da due giornate, si ritroverà a quasi un mese di digiuno dall’andare in gol dopo aver segnato l’ultima rete su rigore il 19 settembre scorso a Bologna. Lontani ormai Dybala (10 gol) e il rigorista Ciro Immobile (9). Si ricordi poi che Marek Hamsik (463 presenze con la maglia del Napoli) ha eguagliato con la sua rete al Cagliari il record di marcature che fu di Maradona (115) arrivando a segnarne 116. Nella classifica all-time raggiunge così al 53° posto Alessandro Mazzola e mette nel mirino Abel Balbo, l’ex bolognese Gino Pivatelli e Cristiano Lucarelli, oggi tecnico del Catania. A 122 gol si trova invece Zlatan Ibrahimovic.
Chiudiamo col computo dei rigori assegnati in queste prime giornate, che sono stati 33 come il numero di gol segnati in questo 7° turno. Un famoso detto medico, il “dica trentatré”, può quindi ben figurare nell’analisi di un campionato che il VAR ha sensibilmente condizionato facendone pressoché raddoppiare il numero di conclusioni dagli undici metri nell’arco di un anno. La salute del campionato insomma è in spasmodico affanno, col numero di gol che continua ad aumentare (199 contro i 184 dell’anno scorso) e il VAR che un giorno migliora e l’altro lascia ancora perplessi. Ne dovremo respirare ancora per capirne effettivamente l’impatto sulla salute della Serie A.
I NUMERI DEL CAMPIONATO (aggiornati alla 7° giornata)
- MEDIA GOL RISPETTO ALL’ANNO SCORSO: +15;
- RETI DI GIORNATA: 33;
- RIGORI ASSEGNATI: 33;
- MIGLIOR DIFESA: INTER (3);
- MIGLIOR ATTACCO: NAPOLI (25);
- MIGLIOR DIFESA IN CASA: INTER, JUVENTUS (0);
- MIGLIORE DIFESA IN TRASFERTA: ROMA (0);
- MIGLIOR ATTACCO IN CASA: NAPOLI (12);
- MIGLIOR ATTACCO IN TRASFERTA: NAPOLI (13).