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Cagliari 2-3 Genoa, finalmente il Grifone convince ed espugna la Sardegna Arena

Ottava giornata di campionato alla Sardegna Arena di Cagliari dove il Genoa, chiamato a vincere per la prima volta in questo campionato, affronterà una formazione, quella sarda, che ben poche soddisfazioni ha raccolto nelle ultime due gare casalinghe perse contro Sassuolo e Chievo.

NOTIZIARIO

Ci si dimentica quasi di essere già in autunno qui a Cagliari, dove la temperatura supera i 22º e l’afa non manca di farsi sentire. Cielo privo di nuvole,  Alla Sardegna Arena, struttura temporanea a fianco di un Sant’Elia in dismissione e rifacimento, andrà in scena una gara che anche dal punto di vista atletico e della resistenza metterà a dura prova i calciatori delle due formazioni. Terreno di gioco in discrete condizioni. Dovrebbe presenziare in tribuna anche Beniamino Anselmi, fino a questo momento però non visto. Ci sono invece i membri della dirigenza rossoblu, tra cui Donatelli e Zarbano.  Una settantina al momento i tifosi rossoblu liguri. Da segnalare come nota di colore – ma neppure tanto! – la totale illogicità di non poter far percorrere, per ordine della Prefettura locale, venti metri di asfalto per raggiungere gli ingressi stampa dello stadio. Neppure accompagnati. Circumnavigare l’intero stadio con questo caldo è stata un’impresa: ma per il Genoa questo ed altro. Da segnalare anche come Juric a venti minuti dalla partita scenda in campo, tutto in tenuta nera, per seguire il lavoro di riscaldamento della squadra. Sono 14218 gli spettatori di giornata.

PRIMO TEMPO

Le squadre stanno scendendo in campo in questo momento. Il settore destinato al pubblico rossoblu intona l’inno del Genoa. Perinetti si dirige in panchina assieme alla squadra. 

Il Genoa si dispone per attaccare da destra verso sinistra. La disposizione iniziale è un 3-4-3, con rosi a destra più arretrato rispetto a Laxalt. Iniziata la gara. La formazione di casa sembra invece rispondere inizialmente con un 4-3-3 con Joao Pedro largo a destra e Farias sulla sinistra. Pavoletti unica punta: cliente per Rossettini. Difensivamente la squadra allenata da Rastelli gioca con Van Der Wiel a destra e Padoin a sinistra; centrali Romagna e il rientrante Pisacane.

Al minuto 3′ primo angolo per il Genoa: lo conquista Galabinov. La difesa cagliaritana spazza un crosso molto teso di Veloso. Il Genoa spinge e conquista un minuto dopo anche un secondo corner su cui Cragno dà solo l’illusione di deviare una terza volta sul fondo. Sarà invece rimessa dal fondo.

La prima offensiva del Cagliari arriva al sesto minuto, ma Izzo e Perin sono bravi a lavorare per un disimpegno rapido e indolore. Cigarini l’uomo più cercato sul breve da parte dei calciatori cagliaritani. Al minuto 8′ vantaggio del Genoa: gran recupero del pallone in mezzo al campo da parte di Veloso e Rigoni su Ionita, palla in verticale per Galabinov che sulla linea del fuorigioco scappa a Van Der Wiel e Romagna e fulmina Cragno in uscita. Un Genoa propositivo avanti dopo otto minuti. L’assist è stato di Taarabt.

Il Cagliari si butta in avanti e al decimo conquista un primo tiro dalla bandierina: batte Cigarini, al volo ribadisce in porta Pisacane. Perin sicuro la fa sua, ma primo acuto cagliaritano. Al 12′ secondo corner per i rossoblu di casa: Perin allontana coi pugni. In fase di non possesso, quando c’è da difendere, Rigoni si mostra molto disponibile ad arretrare per presidiare la zona di competenza di Barella e Farias.

Il Cagliari dopo il gol ha preso il pallino del gioco, il Genoa prova in ripartenza a fare male all’avversario. Al ventesimo minuto è proprio Rigoni a scappare a Barella, che lo atterra e rimedia il primo giallo della gara. Rigoni resta a terra per un minuto, ma si rialza senza problemi. Superato il ventesimo di gioco.

Al 22esimo un tiro di Barella viene deviato in angolo da Perin. Nel frattempo Rastelli ha invertito Farias con Joao Pedro. Ottima sin qui la prestazione di Rossettini e di tutta la retroguardia rossoblu di fronte a un Cagliari niente affatto rinunciatario. I giocatori del Grifone trovano impreparato l’avversario soprattutto quando pescano Rigoni bravo a sostare tra la linea di difesa e quella di centrocampo.

Il Genoa si avvicina al raddoppio al 28′: ancora ottima l’intesa Taarabt-Galabinov, col centravanti bulgaro che davanti a Cragno si fa neutralizzare. Alla mezzora il Genoa pareggia anche gli angoli, ma non concretizza il piazzato dalla bandierina. Al 31′ Rosi di testa impegna Cragno che devia in angolo: Genoa ancora pericolosissimo. La punizione era stata battuta da Veloso. Al 33′ Pavoletti ammonito per proteste dopo un fallo fischiato a favore della formazione di casa. Ma il Genoa colpisce al 35′: ancora sbagliato il fuorigioco della difesa cagliaritana, Galabinov ne approfitta e attende a rimorchio Rigoni e Taarabt. La loro triangolazione di fino permette al calciatore marocchino di calciare un rigore in movimento e di non sbagliarlo. Cragno battuto: è 2 a 0. Lungo abbraccio del calciatore rossoblu con Juric, che si scompone anche nell’esultanza. Davvero una bellissima azione quella che ha portato al raddoppio.

Il Genoa ora controlla e difende, elastico nel difendere tutto assieme e ripartire fulmineo. Cagliari in estrema difficoltà sin qui: al 41′ ci prova Cigarini dalla distanza, ma la palla termina abbondantemente fuori. Juric chiede ai suoi di continuare ad attaccare e di non rinunciare a colpire.

Concesso un minuto di recupero dall’arbitro Massa. Alla fine della prima frazione, sono oopiosi i fischi che accompagnano il Cagliari negli spogliatoi.

SECONDO TEMPO

Il Cagliari entra anzitempo sul terreno di gioco: Faragò  rileva come anticipato Van De Wiel. Prestazione assolutamente rivedibile per l’esterno olandese, che non ha fatto valere il suo curriculum. Ripartito il secondo tempo e la formazione di casa conquista subito un fallo dal limite dell’area, decentrato sulla sinistra. Rossettini e Galabinov in due riprese liberano l’area.

Al 47esimo un cross di Faragò dalla sinistra coglie Pavoletti tutto solo in area, che brucia tutti sul tempo e accorcia le distanze. Genoa chiamato subito a difendere il gol di vantaggio. Al 49′ ci riprova la formazione di casa con un tiro di Joao Pedro dal limite: palla di poco a lato. Il Cagliari gira adesso a velocità doppia rispetto al primo tempo e il Grifone fatica a contenere le offensive della formazione di casa.

Al 54esimo di gioco altra parata di Perin su Joao Pedro: l’azione proseguirà e Bertolacci conquisterà fallo a favore. Il Genoa può respirare. Lapadula comincia a scaldarsi e sembra destinato a entrare a breve. Al minuto 59′ intanto arriva il quinto angolo per il Genoa per una deviazione di Cragno su tiro di Rigoni dal limite. La battuta di Veloso non crea problemi alla difesa cagliaritana.

Al 62esimo miracoloso Cragno su Galabinov servito da Rigoni: Genoa che non concretizza e spreca l’occasione dell’1 a 3. E Cragno peraltro sarà costretto un minuto dopo a lasciare il terreno di gioco, al 63esimo: gli subentra Rafael, portiere ex Hellas Verona. Secondo cambio per Rastelli. Episodio dubbio al 65esimo: Massa decide di non fischiare per un presunto fallo di Pisacane su Taarabt lanciato in porta. Anche il VAR non interverrà. Due minuti più tardi Genoa in contropiede con Laxalt e Taarabt che triangolano e l’esterno uruguaiano calcia in porta di destro: palla alta ma altra buona occasione non concretizzata. Quando sta per scoccare il 7oesimo di gioco, punizione per il Genoa dall’out di sinistra. Se ne incarica il solito Veloso che chiama lo schema. Il guardalinee ravviserà fuorigioco e il calcio piazzato porterà all’ennesimo nulla di fatto.

Al 71′ Faragò combatte su un pallone con Bertolacci e angolo. L’azione si svilupperà e in una trentina di secondi porterà ancora Faragò a colpire di testa a pochi passi dalla porta. Pavoletti non riesce a toccarla e Perin la fa sua. Minuto 72′: continua la collezione di corner per il Genoa. Veloso fischiato perché ritarda la battuta. Juric richiama Ricci, Sau si prepara invece per il Cagliari.

Ricci rileva Taarabt al 73esimo. Veloso è ancora sulla bandierina pronto a battere l’ottavo angolo, dal quale finalmente arriva un gol: è Rigoni a ribadire in rete di testa. Dopo la rete del numero 30 rossoblu, che esulta sotto il settore rossoblu, Sau entra al posto di Ionita. Sardegna Arena freddato dal terzo gol ospite.

Al 76′ primo episodio VAR della gara: Massa non ravvisa fallo di mano in area, ma lo richiamano all’attenzione gli assistenti. A questo punto il direttore di gara concede calcio di rigore. Se ne incaricherà Joao Pedro: traiettoria centrale su cui Perin nulla può fare. Il Cagliari si porta ancora sotto. Un rimpallo di Laxalt su Veloso avrebbe portato alla concessione del rigore, che desta però qualche dubbio. Anche in televisione a quanto direbbero le prime impressioni. Il Genoa prova a controllare e spesso si affida al lancio lungo su Galabinov, ma Romagna ha preso le misure. Il Cagliari in tutto questo spinge specialmente con Faragòe da calcio d’angolo si rende ancora insidioso all’83esimo. Stesso minuto al quale entrerò Omeonga al posto di Rigoni.

Cinque minuti più recupero alla Sardegna Arena col Genoa che deve reggere l’urto di un Cagliari a trazione offensiva alla ricerca del pareggio. All’88esimo clamoroso tris di occasioni per il Genoa per chiudere la gara: prima palo di Laxalt, poi Rafael miracoloso su Galabinov da due passi. Infine Omeonga spedisca di pochissimo a lato nel tentativo di ribadire in rete la respinta del portiere avversario. A trenta secondi dal recupero Brlek rileva Bertolacci. Recupero che sarà di quattro minuti.

Il Genoa cerca di tenere lontani gli uomini di Rastelli dalla porta di Perin, che farà suo un tiro centrale di Farias al primo minuto del recupero. Rafael ancora miracoloso a 90 secondi dal termine su tiro di Omeonga.

Finisce 2-3 per il Genoa: prima vittoria stagionale del Grifone. Cagliari al terzo KO di fila. Seguono aggiornamenti dagli spogliatoi: restate su Buoncalcioatutti.

PERINETTI SUL CAMPO DI GIOCO A FINE GARA

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